dal Forum Democratrico di Ceccano riceviamo e pubblichiamo – Non è tempo di bilanci, quelli si fanno al raggiungimento di obiettivi rilevanti, oppure alla fine di una fase importante di lavoro ed elaborazione. La realtà del Forum Democratico – Ceccano è ancora troppo giovane, poco radicata, magari principiante, ma con l’impegno ed il giusto piglio vogliamo definire la nostra linea sul versante ambientale legato alla questione “Valle del Sacco”, non lasciando cadere in un nulla di fatto l’ottimo confronto scaturito dal convegno del 6 giugno scorso a Ceccano.
Sicuramente un ringraziamento va ai relatori dell’incontro, che hanno proposto uno sguardo scientifico, attento ed anche preoccupato sulla situazione ambientale del comprensorio. L’informazione e la condivisione di conoscenza sono le prime armi di cui la collettività deve dotarsi per far fronte ad una situazione di profonda inefficienza.
Altro ringraziamento da fare è certamente a chi ha partecipato all’iniziativa, magari portando il proprio contributo, mostrando le proprie perplessità, anche criticando, manifestando comunque interesse per una preoccupante condizione collettiva. Tutto questo a dimostrazione del fatto che, come sottolinea qualcuno, la nostra comunità non è indifferente ed arrendevole, ma attenta e pronta a rispondere positivamente a stimoli forniti da una politica che prova a mostrare un volto diverso, speriamo migliore.
Venendo al sodo, il Forum Democratico vuole portare avanti questo tavolo ambientale lavorando su due direttrici principali comunque di fatto interconnesse, lato regionale mantenendo aperto il dialogo con il consigliere Daniela Bianchi e le istituzioni della “Pisana”, e lato locale seguendo l’attività di risposta dell’amministrazione in relazione ai gravi atti di reato ambientale che hanno causato il “fenomeno schiuma” delle scorse settimane.
Il dato politico da segnalare sono gli impegni presi pubblicamente dalle istituzioni tirate in ballo.
La consigliera regionale Daniela Bianchi ha impegnato la regione a mettere in campo una prima azione concreta entro la fine dell’anno. Avremmo probabilmente tutti voluto maggiore specificità riguardo quest’azione, ma saremo comunque attenti a vigilare sugli impegni presi in maniera indulgente, provando se possibile a dare un nostro contributo, anche in una situazione tanto grave e complessa.
L’intervento del sindaco Maliziola sul versante ceccanese ha informato della consegna delle analisi commissionate dal comune il 14 aprile, e siamo in attesa di quelle del 18 maggio. La promessa d’intervento da parte dell’amministrazione nei confronti di chi inquina in modo criminale il fiume è sicuramente dovuta, e dal canto nostro faremo pressione perché ciò non caschi nel dimenticatoio. A nostro avviso sarebbe altresì doveroso da parte di un’amministrazione, relazionare in maniera trasparente i risultati dei controlli sul fiume ed informare l’intera popolazione ceccanese sui rischi di questi scarichi abusivi. In sostanza prendere una posizione chiara e limpida di fronte ai propri cittadini.
Si stanno moltiplicando sul nostro territorio le attività d’informazione e coordinamento promosse da associazioni di cittadini e comitati spontanei sul tema ambientale. Sostenere queste azioni creando una forte rete può aiutare a mantenere alto il livello d’attenzione, pressando la politica non solo locale ad assumere le proprie responsabilità, mettendo in campo azioni che siano finalmente tangibili per cittadini del comprensorio.
Tutti questi enormi problemi che aspettano risposte da decenni vedono sullo sfondo una vicenda amministrativa cittadina contorta e difficile da decifrare dall’esterno. Le guerre intestine a maggioranze variabili, che spesso sfociano in attacchi personali che nulla hanno di politico, possono sfamare certamente l’appetito di pettegolezzo, ma inchiodano in maniera irreparabile un paese ai suoi problemi irrisolti. Prima o poi anche di questo chiederanno conto i cittadini ceccanesi. Abbiamo tutti il dovere di contribuire ad alzare l’asticella.
Guardare con occhio interessato a quella politica che a macchia d’olio e tra fortissime resistenze, anche nella nostra provincia sta cercando di ragionare in termini di competenze, preparazione e curricula è un dovere civico oltre che un deciso segnale di svolta. Sarebbe un cambio di prospettiva enorme nel panorama politico di Ceccano e causerebbe senz’altro qualche forte capogiro, ma la forza e la determinazione di un’azione si definiscono sopratutto nel momento delle decisioni difficili e dei passaggi più delicati.
E’ troppo sentita e tenace oggi la richiesta di cambiamento. Anche la politica locale è obbligata ad interpretare questa domanda di rinnovamento, ma l’interpretazione non basta, bisogna anche dimostrare di saper dare delle risposte. Perseguire un’azione coraggiosa ribaltando logiche e criteri a nostro avviso è l’unica strada percorribile.
L’alternativa è sedersi al solito tavolo, in compagnia dei soliti commensali, servendo ai cittadini sempre il solito piatto di minestra.
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