Dal Forum Democratico di ceccano riceviamo e pubblichiamo. L’associazione Forum Democratico Ceccano si sente in dovere di compiere un’analisi in relazione alla situazione politica ceccanese degli ultimi giorni che è scaturita nelle dimissioni della maggioranza dei consiglieri comunali, caduta della giunta Maliziola e conseguente commissariamento (probabilmente fino a Maggio2015).
Il Sindaco dopo i numerosi richiami al “rilancio del centrosinistra”, seguiti all’affermazione del Pd-Pse nelle elezioni europee, ha accolto tale richiesta nominando una giunta composta in toto da facce nuove e che, come primo atto, ha deciso di rinunciare all’intero ammontare dello stipendio attribuito per la carica.
Una giunta fondamentalmente politica e cinque personalità dotate di specifiche competenze, novità assoluta nel panorama politico ceccanese.
Il risultato di tale scelta è stato che nel giro di una notte undici consiglieri, senza distinzioni di destra e di sinistra, si sono accordati per sfiduciare la nuova giunta e far cadere con essa il primo cittadino: il Pd che ha visto raddoppiare i suoi assessori e l’area socialista che aveva condotto una campagna elettorale al fianco della Maliziola nel segno del ricambio della classe politica non hanno avuto dubbi nel chiedere ai colleghi di centrodestra una mano per raggiungere l’obiettivo.
Qualcosa ci sfugge: per quale motivo si è prodotta una così rapida crisi politica? La maggioranza ha forse considerato la nuova giunta non in grado di soddisfare le istanze dei cittadini? La ripartizione degli assessorati ha sminuito il peso politico dei partiti di maggioranza? Oppure la maggioranza ha ritenuto che con tale nomina il Sindaco abbia tradito le promesse elettorali? Forse c’è qualcosa di più “profondo” e meno politico di quanto possiamo e vogliamo credere.
Nonostante la breve durata della giunta Maliziola ci sono dei punti che dobbiamo fissare perché necessari al fine di un’analisi che vada al di là del semplice “ha ragione Tizio, ha ragione Caio..” che impazza nel toto dichiarazioni del giorno dopo.
Prima di tutto la giunta è a chiara composizione politica e non tecnica: tre degli assessori infatti hanno sostenuto alle scorse elezioni locali un partito di maggioranza, due il pd e uno la coalizione del Sindaco; inoltre per la prima volta l’intera giunta è costituita da persone aventi specifiche competenze che, sebbene non ci siano riscontri fattuali, è un dato del quale i prossimi sindaci o aspiranti tali dovranno tener conto.
Così come la rinuncia totale al compenso che è atto che dimostra la volontà di anteporre l’interesse della comunità a quello personale, nonché una ingente dose di buon senso; un tentativo di rispondere proprio alle istanze che i cittadini ceccanesi hanno riposto nel voto delle europee dello scorso 25 Maggio nel segno del “cambio di passo” e del “rinnovamento della politica”.
Sì, perché questa breve giunta è intrisa di significato, al di là di come la si pensi. Per un attimo i ceccanesi hanno pensato che fosse possibile avere persone con specifiche competenze nei ruoli decisionali, lì dove dovrebbero stare per il bene di tutti; perché il futuro nostro delle persone a noi più care dipende da chi esercita il potere politico: più queste persone hanno requisiti per governare bene e più abbiamo garanzie di un futuro migliore.
Proprio per questo motivo chi, a destra e a sinistra, ha sfiduciato il sindaco e gli assessori, non potrà esimersi dall’affrontare le conseguenze del proprio atto ed avrà perciò il dovere di presentare argomentazioni e squadra di governo tali da giustificarlo: inutile e soprattutto dannoso sarebbe riproporre soluzioni politiche che abbiano il sapore del passato, soprattutto dopo l’esigenza di rinnovamento nata dal voto dei ceccanesi alle scorse europee; inutile e dannoso sarebbe proporre soluzioni politiche che non dimostrino e giustifichino l’esigenza di sfiduciare immediatamente la Maliziola.
La prime conseguenza in ordine di tempo che tutti dovremmo affrontare è il commissariamento del Comune, che nello specifico significherà che la politica locale non potrà incidere sugli argomenti cruciali per Ceccano (quali il tema “Valle del Sacco” con annesso stanziamento fondi e le questioni inerenti al “Palazzetto dello Sport” e alla “Casa della Salute”) in quanto il tutto sarà rimesso nelle mani del commissario: una sconfitta per l’intera classe politica ceccanese.
Dal canto suo il Forum Democratico Ceccano si è attivato e continuerà ad attivarsi perché a Ceccano si riporti il dibattito politico nelle contrade, nei quartieri, nelle case di tutti i cittadini ceccanesi, promuovendo iniziative incentrate su contenuti e possibili risoluzioni dei problemi che affliggono la nostra città da anni e che da ormai troppo tempo non vengono risolti, né spesso affrontati dai nostri rappresentanti politici.
Ci impegniamo formalmente a non lasciar cadere nel vuoto le istanze che i cittadini richiedono a gran voce alla politica, con l’intento di impostare un dibattito che permetta a tutte le migliori energie ceccanesi di partecipare e creare le basi per la Ceccano del futuro.
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