di Antonella Necci – SEL : Codice rosso in in pronto soccorso. Il motivo per cui mi sto occupando da giorni della crisi emorragica di SEL, non è per le dichiarazioni contraddittorie rilasciate da Gennaro Migliore, che qualche giorno fa strizzava l’occhio al PD e a Renzi, e si dichiarava disponibile a sostenere il ruolo di candidato a sindaco di Napoli, e che proprio ieri dichiarava, con toni da poverello di Assisi, che se ne era andato via da SEL senza chiedere niente in cambio.
Non è nemmeno l’intervista accorata di Vendola sul “Manifesto” che usava toni per lui inusuali e che induceva alla riflessione. E nemmeno la Lettera Aperta ai cosiddetti “Traditori politici” scritta da Fabio Mussi sempre sul “Manifesto” e indirizzata a Fava, Di Salvo, Piazzoni, e Migliore, appunto.
Il problema di SEL non è questa emigrazione di massa nel cosiddetto “Gruppo Misto”: i sette Senatori di SEL sono già nel “gruppo Misto”. Il problema risiede nella considerazione riguardante le sorti della Sinistra. E quindi poco importa, al momento, se Nazareno Pilozzi abbia dichiarato “Si nel Gruppo Misto, ma mai con il PD”, poco importa se altri prendano le distanze dalla posizione assunta da Migliore, resta comunque chiara e lampante la domanda “Che fine faranno le posizioni di opposizione dei vari assessori, consiglieri comunali e provinciali e regionali eletti dalle fila di questo partito?”
Denigrato quanto si vuole (conta 44 rappresentanti parlamentari, meno la ventina di transfughi, a fronte dei 35 rappresentanti della Lega Nord, e dei 66 del partito di Monti), ma di certo un drappello di valorosi che continuava a sfidare, in mare aperto e sotto i flutti della tempesta berlusconiana, pregiudizi e prese di posizione dal sentore democristiano se non fascistoide.
E qui ad Anagni, che fine farà la netta e dura opposizione di Roberto Cicconi? (e già gli aggettivi mi sembrano eccessivi, considerati i toni garbati e pacati di Cicconi)
E cosa dovranno dire e soprattutto fare altri che, come Cicconi, sono stati eletti e che ritrovano il loro partito nella incresciosa “Terra di Mezzo” del Gruppo Misto?
Già le posizioni di SEL erano ben definite nel 2013, quando, entrati in coalizione con Bersani, si sono ritrovati da subito ad affrontare lo spinoso problema del riformismo istituzionale al fianco del nemico numero uno: Berlusconi. Scendere a patti con il nemico era, allora, il veto che SEL poneva al PD. All’epoca. Perché ora si parla così tanto delle larghe intese, che addirittura i Cinque Stelle ci proveranno, proprio oggi e in diretta streaming, a trovare un accordo con Renzi.
Insomma la questione non sembra di facile risoluzione. Ci proverà quest’oggi Vendola, all’apertura della grande festa di SEL, in Piazza San Giovanni, a porre un limite e nuove basi al fine di ripartire tutti insieme, senza continuare a disgregarsi. Ci proveranno senz’altro tutti coloro che hanno creduto e che continuano a credere in questo progetto utopico che al momento sembra essere la Sinistra Italiana. Si impegneranno, proprio perché ci credono, ma i risultati quali saranno?
Io sarò qui a cercare di testimoniare e di capire come mai “chi ha conosciuto la Tempesta in mare aperto, ora ha paura di un Temporale”.
25 Giugno 2014
La riproduzione di quest’articolo è autorizzata a condizione che siano citati la fonte www.unoetre.it e l’autore
unoetre.it by giornale on line is licensed under a Creative Commons Attribution 4.0 International License.
Sostieni il nostro lavoro
unoetre.it è un giornale on line con una redazione di volontari. Qualsiasi donazione tu possa fare, fra quelle che qui sotto proponiamo, rappresenta un contributo prezioso per il nostro lavoro. Si prega di notare che per assicurare la nostra indipendenza, per parlare liberamente di argomenti politici, i contributi che ci invierete non sono deducibili dalle tasse. Per fare una donazione tramite il sito, cliccare qui sotto. Il tuo contributo ci perverrà sicuro attraverso PayPal. Grazie
Grazie per aver letto questo post, se ti fa piacere iscriviti alla newsletter di UNOeTRE.it!