di Ignazio Mazzoli – “Per un’agricoltura di qualità”, con questo obiettivo si è svolta a Veroli la presentazione delle dotazioni del nuovo PSR agricolo del Lazio. Con Ettore Togneri Presidente regionale della Confederazione Italiana Agricoltori e Alessandro Salvadori direttore della stessa associazione erano impegnati i neo sindaci di Paliano Domenico Alfieri, Piglio Mario Felli e Veroli Simone Cretaro che svolgeva il compito di ospite. Tutti e tre eletti con il voto del 25 maggio. Non ha potuto partecipare l’Assessore regionale all’agricoltura Sonia Ricci, sono intervenuti invece il presidente della CCIAA Marcello Pigliacelli, la presidente delle “Donne in campo” Pina Terenzi e il presidente del consorzio della bonifica di Sora Angelo Prospero.
L’iniziativa non ha impegnato solo amministratori e imprenditori agricoli, ma grazie al lavoro della Cia di Veroli guidata da Michele Verro, anche Presidente dell’associazione Pensionati della Cia Regionale e alla disponibilità dell’Amministrazione comunale ha visto una partecipazione dei cittadini richiamati e incuriositi da banchetti di prodotti che hanno occupato le principali piazze del centro cittadino. Prodotti tipici locali ed artigianato artistico di qualità, sono stati di scena il 29 giugno a Veroli nella prima mostra mercato dedicata alla valorizzazione dei prodotti tipici locali, alla sapienza artigianale, alla cultura, al turismo, alle tradizioni locali, al rispetto dell’ambiente e del territorio. A concretizzare lo slogan dell’Iniziativa: “Ciociaria, terra di qualità. Arte, Sapore e Tradizioni”.
Dibattito e rapporto con la città, quindi, hanno caratterizzato la presentazione del PSR (Piano di Sviluppo Regionale) 2014-20120 svolta dal dott. Ivano Di Marco presidente di “Agricoltura è vita”, struttura della Cia. Europa 2020, così l’hanno chiamata a Bruxelles, è la strategia per la crescita economica e sociale dei Paesi dell’UE lanciata dalla Commissione europea nel 2010, che individuando 3 priorità – crescita intelligente, sostenibile e inclusiva – mira a conseguire elevati livelli di occupazione, produttività e competitività. Per garantire che tutte le risorse messe in campo siano orientate alla realizzazione delle priorità della strategia, la Commissione europea ha adottato a dicembre 2013 un pacchetto legislativo di strumenti finanziari con la pubblicazione dei regolamenti di base della Politica di coesione, della PAC e della ricerca per il periodo 2014-2020.
Non solo si tratta di un provvedimento che prevede somme molto congrue per molteplici interventi dalla realizzazione di nuove reti idriche alla valorizzazione del paesaggio montano come pure per attività agricole non professionali, ma contiene una importante novità. A colpo d’occhio appare come quella di maggiore rilievo sotto il profilo procedurale. Essa consiste nella convinta e doverosa ricerca di coinvolgimento attivo e propositivo di tutte le istituzioni da UE ai comuni. L’importanza di questa prima iniziativa regionale è proprio qui. Coinvolgere i comuni perché l’attuazione del Programma di Sviluppo coinvolga costantemente i comuni interessati che dovranno dotarsi di specifici staff di lavoro, di nuclei tecnici, in grado di dialogare proporre e e verificare gli interventi sul territorio delle singole realtà. Una novità concreta e precisa. Da parte dei sindaci intervenuti c’è stato un dichiarato e motivato impegno.
Una parola d’ordine: Prepararsi alla partenza dei bandi. con questa ferma nota d’orientamento sia Ettore Togneri presidente della Cia del Lazio che ha presieduto questa iniziativa che il direttore Alessandro Salvatori hanno voluto richiedere alla proprio organizzazione e agli imprenditori agricoli la necessaria attenzione proprio per scongiurare le delusioni che hanno colpito i giovani imprenditori che con il PSR 2007-2013 erano stati ammessi al finanziamento in 512 poi ne sono rimasti esclusi in 330, la maggioranza quindi, perché ormai erano esauriti i fondi messi a disposizione.
PSR, “aiuto” o “condanna”? A primo impatto sembrerebbe una domanda “scomoda”, ma rappresenta invece una cruda realtà. Logica domanda che contiene una critica da parte di centinaia di giovani agricoltori che, fidandosi di dichiarati impegni europei, avevano confidatato in un aiuto prezioso, invece si trovano oggi ad affrontare difficoltà di proporzioni assai pesanti. I dirigenti della Cia, che dopo un lungo silenzio torna a parlare in iniziative pubbliche in questa provincia, hanno in ogni caso assicurato che il loro impegno impedirà che lo Stato non mantenga le promesse. “Chi sui fida dello stato non deve restare deluso” e quindi anche per i 330 giovani ci saranno delle risposte. Tifiamo anche noi perché sia così.
Non è mancato chi ha anche mormorato come ci fossero assenti “illustri” che pure si erano resi disponibili. Mestamente se ne sono fatti una ragione pensando “che se fossimo stati in campagna elettorale, sarebbero venuti tutti, camminando sulle ginocchia come al pellegrinaggio della santissima”.
Veroli 30 giugno 2014
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