Ha vinto la Germania. Non basta il nostro tifo

merkel ai mondiali 350

merkel ai mondiali 350di Antonella Necci – Tre cose hanno fatto la differenza nella partita Germania-Argentina, finale dei Campionati Mondiali. Forse, a noi che tifavamo Argentina, possono anche non piacere, ma sono dati oggettivi che non possono essere sottovalutati.
La prima è che la Germania ha superato i limiti imposti dal nazismo arruolando come allenatore e rinnovatore della sua nazionale di calcio uno che dal cognome si capisce subito che è di discendenza ebraica. Loewe è infatti un cognome ebreo cecoslovacco, e anche se nato in Germania, Joaquim Loewe non può nascondere le sue origini. Quindi i casi sono due: o davvero i Tedeschi sono diventati più tolleranti, e dopo i campi di concentramento, hanno deciso che non esistono solo loro e la loro nazione, o stavano proprio alla frutta e viste le grandi sconfitte a cui era andata incontro la loro nazionale di calcio, hanno deciso che Loewe era l'”estrema ratio”.
Detto questo, ora non potranno fare a meno di osannare lo sportivo, bravo come attaccante ai suoi tempi, ma che come allenatore della nazionale tedesca aveva vinto solo la Coppa d’Austria.
Il secondo punto, è stato Manuel Neuer, il portiere della Germania. Un colosso di 28 anni, alto, dicono 1,92cm, ma a me sembrano di più, con un’aria da bravo ragazzone di montagna, che ammazza il tempo spaccando la legna e allenandosi. Simpatico, irruente, sempre allegro, contento di stare in campo e di giocare. Di fare anche prese al di fuori della porta, quindi con il segreto desiderio di giocare, oltre che di parare.Germania campione del mondo
La sua capacità è stata premiata ed ha esaltato anche i Brasiliani che erano allo stadio ad assistere alla partita. Quando gli è stato assegnato “The Golden Glove”, premio al miglior portiere dei mondiali, tutti hanno esultato per lui. Indistintamente. Anche se tedesco, è piaciuto, perché è stato il simbolo dello spirito sportivo e irruente che deve animare questi pagati campioni. E Manuel Neuer è pagatissimo. Avrebbe potuto permettersi il lusso di fare lo schizzinoso, il superbo. Ma si è comportato da campione. Chapeau!
In ultimo, l’uomo che ha fatto la differenza. Mario Goetze, di 22 anni!. Famoso per i suoi tiri da cecchino, e quindi più che pericoloso in partite di questo genere.
Argentina piangeMario ha fatto suo il Mondiale. Entrato in campo alla fine del primo tempo, al posto di Miro Klose, ha aspettato pazientemente il momento, che in una partita come questa, si sapeva che sarebbe giunto ai supplementari. L’intento, si capiva, era di colpire ai supplementari, poiché tutte e due le squadre volevano evitare i rigori. Perdere un Mondiale ai rigori sarebbe stato troppo traumatico, per tutti, poiché, in quel caso, entra in campo la gran fortuna che può premiare anche chi non ha giocato perfettamente fino a quel momento.
Quel momento è arrivato al 113′ minuto di gioco: potente come un siluro alle spalle del portiere argentino Romero, che era stato grande fino ad un istante prima.
Angela Merckel porta fortuna? Di sicuro alla sua squadra e alla sua nazione, perché al resto del mondo, ho qualche dubbio!

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ByAntonella Necci

Sono Antonella Necci nata a Roma vivo a Roma e insegno lingua e civiltà inglese in un liceo ad indirizzi classico e linguistico. Sono appassionata di storia e filosofia ma voglio provare ad iscrivermi nuovamente all'università. Ho intenzione di ricominciare a studiare per diventare medico, se mi riesce. È sempre stato il mio sogno ma per pigrizia non mi sono voluta misurare con il lavoro da affrontare con la facoltà di medicina.Cos'altro aggiungere? Non mi piace parlare di me!Ah una cosa però la voglio dire: il mio regista preferito è Ken Loach e spero tanto che vinca la Palma d'oro a Cannes visto che presenta un film di connotazione prometeutica!

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