Gli accordi politici non cancellano mai le regole

partito-democratico bandiere 350

partito-democratico bandiere 350di Stefano Vona – Da qualche giorno è stato approvato, dalla Direzione Prov.le del PD di Frosinone, il nuovo Regolamento per il Tesseramento PD 2014. Il tesseramento del Partito si apre normalmente il 1° gennaio e si conclude il 31 dicembre di ogni anno.

A Frosinone si apre in piena estate (Luglio 2014) e per chi deve svolgere i Congressi di Circolo si chiude entro Ottobre 2014. Come si può ben capire un progetto folle della Dirigenza PD del frusinate. Gli elenchi degli amici di mozione sono già pronti per dare il via alla solita conta. A parte lo scandalo dei tempi, messi a disposizione per il tesseramento 2014, c’è da notare che il nuovo Regolamento è stato scritto con la volontà di nascondere un imbroglio.

E andiamo a spiegare in cosa consiste l’imbroglio. Nel Regolamento si parla di RINNOVI e NUOVI ISCRITTI. Normalmente per rinnovi si intendono gli iscritti dell’anno precendente che rinnovano l’iscrizione. Le tessere vengono già inviate dal PD Nazionale con tanto di nome stampato. E da dove viene attinto il nome? Dall’anagrafe degli iscritti dell’anno precedente.

Facciamo un passo indietro. Nel 2013, anno di Congresso prov.le nel PD Frusinate, accade che 3 dei 4 candidati alla Segreteria prov.le (Alessandro Martini, Sara Battisti, Mario D’Alessandro) si ritirano dalla corsa per l’elezione del Segretario Prov.le denunciando, tra le altre cose, “anomalie nella gestione del tesseramento” e “ingerenze di interessi particolari volti a controllare e a interferire con la vita interna del partito con l’intento di snaturare la sua finalità politica, ipotecandone il futuro, per garantire la conservazione del sistema”.

Accuse di una gravità inaudita. Ricorsi presentati ai vari organi di garanzia e una guerra fraticida all’ultimo sangue sui media locali e nazionali. Solo con una mediazione, a ridosso del Congresso Regionale PD Lazio, i 4 candidati firmano un accordo (garanti il candidato alla Segreteria PD Lazio On. Fabio Melilli e il Sen. Claudio Moscardelli quale ultimo Presidente della Commissione Prov.le per il Congresso – i primi due Presidenti Morassut e Miotto hanno rinunciato vista l’impossibilità di trovare soluzioni) dividendosi le poltrone a disposizione nel Partito e quelle non previste dallo Statuto se le inventano di sana pianta: Simone Costanzo (renziano sotto mozione Bruno Astorre) Segretario, Sara Battisti (all’epoca Bersaniana/D’Alemiana, oggi vicino a Matteo Orfini) Presidente, Alessandro Martini (renziano) responsabile organizzazione, Mario D’Alessandro (civatiano) Coordinatore della Segreteria Politica.

Il Congresso del 2014, senza base elettorale e con una parte di delegati finti (non eletti nei Circoli locali ma nominati a tavolino dalle mozioni) sancisce l’accordo attraverso una acclamazione di Simone Costanzo Segretario prov.le. E le gravi accuse rivolte dai tre a Costanzo e ai suoi sostenitori?

Intanto all’inizio dell’estate 2014 si viene a sapere, per puro caso, che l’Anagrafe degli iscritti 2013 (ricostruita da personale “volontario” rimborsato economicamente dalla Federazione) non può essere certificata (forse a causa dei motivi contenuti nelle gravi accuse lanciate dai 3 candidati segretario auto sospesi?) quindi non è possibile certificare chi si è iscritto al PD ciociaro nell’anno 2013 nonostante siano stati incassati dei soldi per tali iscrizione (20,00 € a iscrizione) tanto che il Presidente Sara Battisti si inventa una nuova denominazione per chi si è iscritto nel 2013 e non può essere certificato: quella di ADERENTE (al Presidente del PD la fantasia non manca!). QUINDI TUTTE LE PERSONE CHE NEL 2013 HANNO SBORSATO 20,00 € PER ISCRIVERSI AL PD NON SONO ISCRITTE MA “ADERENTI”. (Su questa vicenda del “congelamento” del Tesseramento 2013 pende un Ricorso del sottoscritto presso la Commissione di Garanzia Regionale PD Lazio presieduta dal Dr. Alberto Tanzilli).

Ma, torniamo all’imbroglio del Regolamento del Tesseramento 2014. Nel Regolamento non viene chiarito che i rinnovi 2014 saranno fatti in base dell’Anagrafe degli iscritti al Partito ciociaro del 2012: nessun iscritto 2013 potrà rinnovare la propria iscrizione se non compreso nella Anagrafe iscritti 2012 e sarà considerato nuovo iscritto (con ripercussioni sull’anzianità di iscrizione in caso di congressi, primarie, ecc.). Ma i soldi delle iscrizioni 2013, dove sono finiti? Se non esistono iscritti nel 2013 ma solo “aderenti”, come afferma il Presidente Sara Battisti, quale è il valore economico della adesione rispetto alla regolare iscrizione certificata? Cercando nel Bilancio della Federazione Prov.le PD Frosinone (approvato dalla Direzione) non c’è traccia della voce “aderenti” forse nascosta ad arte in qualche altra criptica voce. Domanda: chi nel 2013 ha pagato 20,00 € (stiamo parlando di cifre che superano i 100.000 €) per iscriversi al PD e si ritrova ad essere un semplice “aderente” come deve fare per riavere i soldi indietro? (Stefano Vona)

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