di Giuseppe Lembo dallo Spi-Cgil – Lo scorso 4 agosto si è tenuta a Vallerotonda (FR) la commemorazione dei martiri di Collelungo, nel 71° anniversario di quella che è stata da sempre definita una delle più atroci pagine di violenza della seconda guerra mondiale. Alla toccante cerimonia, organizzata dal Comune ospitante e che ha visto la presenza di autorità politiche regionali, provinciali e associazioni combattentistiche, ha partecipato una nutrita delegazione dello SPI CGIL composta da attivisti della lega di Cassino, dal Segretario Generale SPI provinciale, Domenico De Santis e dalla Segretaria Generale di Roma e Lazio, Teti Croci. Era il 28 dicembre1943 quando in località Collelungo, sui monti delle Mainarde, 42 persone (in prevalenza donne e bambini) di questo piccolo comune del cassinate vennero trucidate dalle truppe naziste nel loro rifugio di fortuna. Nel corso della manifestazione è stato messo in evidenza come: «le commemorazioni storiche non ci riportano nostagilcamente indietro, ma ci aprono ad una visione diversa dei rapporti umani e ci educano ad una convivenza pacifica. Quello di Collelungo è stato un eccidio senza un perchè e resterà una testimonianza di quanto la crudezza della guerra, con o senza motivazione, abbia prodotto stragi e dolori che non potranno mai essere dimenticati». Con l’occasione il sindaco di Vallerotonda, Gianfranco Varallo, ha voluto rammentare che la cittadinanza del proprio comune, pur orgogliosa della madaglia d’argento al valor civile ottenuta in passato per questo tragico evento, da diverso tempo invoca il riconoscimento della medaglia d’oro, iniziativa questa che lo SPI CGIL condivide e sosterrà.
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