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Un invito al PD: prenda esempio dai Giovani Democratici

partito-democratico bandiera350-250di Martina Innocenzi – Eccoci qui, le elezioni Provinciali sono concluse, il Presidente è stato eletto, i consiglieri anche…ed il Partito Democratico? Il Partito Democratico è ancora una volta la vittima indiscussa di quella che qualche tempo fa ho chiamato la cappa conservatrice che a questo punto posso definire trasversale e multicolore.
Già proprio cosi, perchè questa volta ci siamo superati: i personalismi, la spregiudicatezza, l’arroganza ed una contrapposizione spietata hanno avuto la meglio sacrificando valori, progetto politico, identità ed il senso stesso di questo Partito. E la cosa più triste è che per giustificare tutto questo ci si è nascosti dietro l’alleanza di emergenza che Renzi ha costruito a livello nazionale e dietro una legge assurda come quella che ha riformato gli Enti Provinciali.
Ora io sono dell’idea che, anche se di secondo livello, un’elezione ha sempre un fortissimo valore politico che non può essere snaturato da accordi che autorevoli esponenti di questo Partito (che da anni mettono in campo una politica di compromesso al ribasso) chiudono facendo percorsi esterni al Partito e agli organismi dirigenti dello stesso. Ed in tal senso “chi è senza peccato scagli la prima pietra”!
Non voglio fare considerazioni numeriche su questa elezione; vorrei fare però considerazioni di natura politica sul significato che assume quanto è accaduto in questo mese e sul messaggio che arriva dalle pietose e vergognose immagini che l’altra mattina ho visto in Provincia.
Il primo dato è che il vero vincitore di questa competizione è il Centrodestra, rianimato da chi, prima e dopo, dall’una e dall’altra parte, pur di ottenere il risultato, lo ha chiamato in soccorso.
Il secondo dato è relativo al fatto che un PD sano, privato di cordate di potere e relativi capi, avrebbe saputo costruire una soluzione condivisa che oggi ci avrebbe consegnato un’Amministrazione Provinciale di centro sinistra.
Il terzo dato è più che altro una domanda: se incassare un’altra postazione rilevante significa rinnegare se stessi, rinunciare alle battaglie politiche, svendere il proprio progetto per allearsi con chi ha distrutto la Provincia e la Regione, distruggere il proprio partito e denigrare i propri iscritti…ne è valsa veramente la pena?
L’ultimo dato è in realtà un ringraziamento: il ringraziamento ad Enrico Pittiglio perchè, nonostante l’arrivo tardivo della sua candidatura, nel corso della campagna elettorale ha dimostrato senso di appartenenza ad una comunità, capacità di stare sulle questioni concrete ma soprattutto l’onestà intellettuale e l’intelligenza politica e morale di non rinnegare mai i suoi valori.
E credo che il suo rinunciare ai compromessi per costruire una visione di questo territorio nuova e lungimirante debba essere oggetto del prossimo congresso del PD Provinciale! Perchè se una classe dirigente trasversale negli ultimi vent’anni e ancora adesso non è stata e non è in grado neanche di costruire sbocchi e possibilità nuove per questo territorio, perchè troppo impegnata ad autoconnservarsi, tutti, dentro questo Partito dovremmo svincolarci da certe dinamiche settarie ed aprire un corso nuovo. Rimanere aggrappati per partito preso agli interessi di un singolo con l’idea che abbia la verità assoluta in tasca, significa privarci della possibilità di cambiare davvero. Io personalmente non sono legata da “patti indissolubili” a qualcuno ma a qualcosa, al progetto!!! Ciò a cui si deve restare fedeli sempre sono i valori. Se si arriva a svendere quelli per arrivismo, la politica non esiste più.
Al PD di questa Provincia nella sua interezza, nessuno escluso dico: prendete esempio da quella che può essere definita una comunità nel vero senso della parola! Prendete esempio dai Giovani Democratici che, consapevoli della nuova fase politica, del nuovo corso del Partito hanno capito che era arrivato il momento di ripensarsi, di rilanciare l’azione politica, di stare sulle questioni. E dentro questo ragionamento, attraverso la condivisione nei gruppi dirigenti, c’è chi ha avuto il coraggio e l’intelligenza di fare un passo indietro e chi invece ne ha fatto uno avanti mettendosi al servizio di una fase di reggenza con l’obiettivo di ricostruire un nuovo protagonismo dei GD. E tutto questo lo si fa senza stare li a cercare di capire quale sarà il futuro dei singoli dopo il congresso; lo si è fatto con la sola preoccupazione di dare continuità ad un progetto politico ambizioso che ha raccolto la sfida di essere il punto di riferimento per le giovani generazioni in questo Paese, in questa Regione ed in questa Provincia.
Quando il PD provinciale dimostrerà di avere la capacità di compiere questo passo in avanti, allora si apriranno nuove possibilità. Diversamente, rimarremo chiusi in una dinamica provincialistica di scontro che ha permesso che questo territorio venisse sfruttato e spremuto negli anni nel silenzio di chi oggi, ancora resta sulla cresta dell’onda quando, invece, sarebbe ora di fare un passo indietro.

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Martina Innocenzi

ByMartina Innocenzi

"Mi chiamo Martina Innocenzi, sono nata il 20 Marzo del 1989 ad Alatri. Vivo a Fiuggi. Ho due grandi passioni: il nuoto e la politica. Sono una studentessa di Scienze Politiche presso l'università la Sapienza di Roma e lavoro come istruttrice di nuoto presso la Piscina Comunale di Fiuggi. Ho iniziato a far politica con la nascita del Partito Democratico, militando nell'organizzazione giovanile, i Giovani Democratici, della quale dal Marzo 2012 sono Segretario Provinciale. In tutto ciò che faccio mi accompagna la voglia di imparare, di approfondire e crescere cercando di non lasciare mai le cose come le trovo"

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