di Danilo Collepardi – “L’è tutto sbagliato, l’è tutto da rifare”, mormorava Ginettaccio Bartali, grande campione di ciclismo e grande maestro di vita ( è tra i “Giusti dell’umanità”).
E’ uno slogan che continuiamo a gridare ininterrottamente da quando esiste la Repubblica democratica (prima non si poteva, si sussurrava solamente). Oggi quel grido è diventato un rumore insopportabile, c’è una gara a chi strilla più forte. I grillini ci hanno costruito su persino un partito di successo (è uno slogan di gran moda!). La sinistra, quella storica, era usa far seguire al grido, la proposta, la mobilitazione delle masse, la lotta per soluzioni alternative. Oggi non più, almeno per una parte di essa, è troppo difficile e lungo educare le masse, è più semplice (ma non redditizio) unirsi al coro, per non essere da meno .
La speranza è, per tutti, averne utilità elettorale. Ma alla causa spesso non segue l’effetto e a gioirne allora è solamente l’estrema destra. Le recenti elezioni in due Regioni, questo hanno detto (tra tanto altro, ovviamente).
L’Istituto Cattaneo ha analizzato l’entità e l’appartenenza degli elettori che non si sono recati alle urne (rispetto alle recenti europee e facendo riferimento ai dati di Parma).
Ecco la graduatoria: NCD perde l’85% dei suoi elettori; M5S il 69,2%; FI il 63,1%; Sinistra Tsipras il 54,5%; PD il 49,6% e infine la Lega che ne perde “soltanto” il 22,5%. Ognuno può giudicare, analizzando i dati, come siano andate realmente le cose.
Nella gara a chi la spara più grossa, questa volta, come sempre accade, l’ha vinta l’estrema destra razzista e xenofoba, che è maestra in questo campo. A gridare contro l’euro e contro gli immigrati è più credibile Salvini che Grillo e i suoi emuli.
A strillare a squarciagola contro la politica, contro tutto e contro tutti senza essere capaci di costruire un bel nulla di positivo, si ottiene l’effetto della disaffezione e della ripulsa che alla fine, però, colpisce tutti a cominciare da coloro che strillavano più forte, ad eccezione, come sempre è accaduto, dell’estrema destra xenofoba e razzista. La storia dovrebbe pur insegnare qualcosa, se non la si dimenticasse tanto facilmente!
Frosinone 25/11/2014
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