fbpx

Operazione Pestilentia a Ferentino

Ferentino 350 260

Ferentino 350 260dalla Rete per la tutela della Valle del Sacco riceviamo e pubblichiamo – Sembra essersi chiuso definitivamente il cerchio intorno a una delle principali fonti delle “puzze” che infestano il territorio di Ferentino provenendo dalla zona industriale limitrofa a via Morolense. Come si apprende dagli organi di informazione, si è conclusa ieri l’operazione Pestilentia, condotta dal Corpo Forestale della Regione Sardegna, a seguito delle indagini svolte dal Nucleo investigativo del Corpo forestale regionale su delega della Procura distrettuale Antimafia di Cagliari, che ha portato all’arresto degli amministratori della società – compreso il responsabile dello stabilimento LEM di Ferentino – disposto dal GIP del tribunale di Cagliari.

Quale sarebbe stato il ruolo dello stabilimento LEM di Ferentino, già sequestrato all’inizio dell’ottobre scorso dai Carabinieri per irregolarità nelle autorizzazioni relative alle emissioni in atmosfera? Sottoprodotti illeciti di origine animale ritirati in Sardegna, comprese carcasse di ovini morti a causa di blue-tongue e destinati al centro di distruzione più vicino al focolaio accertato (non è escluso neppure l’utilizzo di maiali deceduti per peste suina), venivano trasportati a Caivano (Napoli) per la frantumazione, infine a Ferentino per la definitiva trasformazione in farine, oli o grassi destinati al mercato dei mangimi.

Va sottolineato il ruolo esercitato sul territorio in questa e in tante vicende analoghe da una “rete bianca” di associazioni, comitati, cittadini, solerti tecnici e forze dell’ordine, che agevola l’operato di queste ultime. Un pensiero va anche agli amministratori della città di Ferentino, a chi ha sempre seguito la questione con attenzione e a chi sostanzialmente ha fatto finta di niente.

Un ultimo pensiero ai 70 lavoratori dello stabilimento LEM di Ferentino. Vittime di un sistema che illude e violenta la Valle del Sacco, dove si continua a considerare normale il baratto tra ambiente-salute e posti di lavoro. Inaccettabili, ad esempio, le recenti dichiarazioni del presidente della SAF, che auspica il trattamento di ulteriori 200 tonnellate al giorno di rifiuti solidi urbani provenienti da Roma per salvaguardare i livelli occupazionali e rendere possibile l’assunzione di 15 nuovi dipendenti. Un ciclo virtuoso dei rifiuti, come un diverso modello di sviluppo, ne creerebbe molti di più, senza compromettere la qualità della vita della popolazione.

Francesco Bearzi – Coordinatore Frosinone
Alberto Valleriani – Presidente

Valle del Sacco, 10.12.14

Presidente Rete per la Tutela della Valle del Sacco: Alberto Valleriani – 335.65.45.313
Ufficio Stampa: 320.96.53.728 – 335.65.45.313

La riproduzione di quest’articolo è autorizzata a condizione che siano citati la fonte www.unoetre.it e l’autore

Creative Commons License
unoetre.it by giornale on line is licensed under a Creative Commons Attribution 4.0 International License.

Sostieni il nostro lavoro

unoetre.it è un giornale on line con una redazione di volontari. Qualsiasi donazione tu possa fare, fra quelle che qui sotto proponiamo, rappresenta un contributo prezioso per il nostro lavoro. Si prega di notare che per assicurare la nostra indipendenza, per parlare liberamente di argomenti politici, i contributi che ci invierete non sono deducibili dalle tasse. Per fare una donazione tramite il sito, cliccare qui sotto. Il tuo contributo ci perverrà sicuro attraverso PayPal. Grazie

Io sostengo 1e3.it

 

Grazie per aver letto questo post, se ti fa piacere iscriviti alla newsletter di UNOeTRE.it!

Autore/i esterno/i

ByAutore/i esterno/i

Autori che hanno concesso i loro articoli, Collaboratori occasionali

Privacy Policy Cookie Policy