di Fausta L’Insognata Dumano – Riflettori si sono accesi sul “BRAGALIA”, su Anton Giulio Bragaglia.
In queste ultime ore si sono dette e scritte tante cose, qualcuno l’ha anche trasformata in una guerra tra scuole di serie a e serie b, travisando la discussione, qualcuno ha gridato sull’uso improprio della parola cancellazione del nome, non riuscendo a comprendere come un doppio cognome altera e cancella la memoria, chiedete in giro all’uomo comune, al passante Leonardo Da Vinci cosa c’entra con Brunelleschi?
Premesso i tanti problemi che vive la scuola italiana, le tante battaglie da portare avanti, tutto mi sarei aspettata che narrare la storia del nome di una scuola. Intitolare una scuola, cambiare, aggiungere nomi prevede una normativa da rispettare, un iter che coinvolge le istituzioni, nonostante l’I.I.S Bragaglia nato dall’ accorpamento del liceo Bragaglia e dell’IPSIA Galilei siano istituti superiori, quindi, di pertinenza provinciale, serve la delibera della giunta comunale e quest’ aspetto dovrebbe far capire il discorso dell’identità di una città. Questa scellerata politica di tagli sta accorpando le scuole, anche di indirizzi diversi, dettate da logiche di vicinanza.
Ad Arpino un liceo e un istituto per chimici, nessuno si sogna di aggiungere un altro nome al Tulliano,in quanto è l’identità della città, a Sora tra un cardinale e un intellettuale è il Cardinal Baronio l’identità della città.Non è quindi uno scontro se sia più importante un nome o l’ altro,ma chi rappresenta l’ identità della città.
Compito difficile affrontare quest’ articolo in quanto in queste ore il nome ha fatto esplodere un accorpamento mal digerito. Sono una docente del liceo e quindi a priori qualcuno lo leggerà come articolo di parte. Proviamo a dipanare i fili della matassa. Il nome ha trascinato nel dibattito altri elementi certamente importanti, ma non legati all’identità culturale della città, dire sto con Anton Giulio Bragaglia non significa dire che la cultura artistica sia serie A rispetto alla cultura professionale. Ovviamente il nome ha trascinato fuori altri aspetti importanti ,il liceo ha bisogno di una sede adeguata con laboratori etc, etc…il nome ha riportato alla luce il matrimonio combinato, la stessa ASL nel passato ha organizzato un corso di aggiornamento chiamandolo matrimonio combinato …….
Venerdì un sit in in via Casale Ricci, in contemporanea ad una votazione dall’esito scontato considerati i numeri delle rappresentanze, da segnalare che nei giorni precedenti la provincia di Frosinone aveva ribadito che per il dimensionamento 2015-2016 il nome dell’ Istituto Superiore Bragaglia TALE è, TALE RESTERA’….la documentazione è sul sito istituzionale della provincia.
La commissione cultura (del Comune di Frosinone ndr) il tre dicembre si è espressa a favore del nome, precisando che l’ aggiunta di un altro cognome snatura l’identità. A RIBADIRLO al sit-in è Marco Ferrara, consigliere comunale e membro della commissione, ricordando come tutti i componenti sostenevano lo stesso parere. Al sit-in la senatrice Spilabotte, che ha messo in luce lo stesso snaturato accorpamento e sottolineato l’importanza del nome di un cittadino frusinate. Al sit in la Rete degli studenti con la segretaria provinciale Rebecca Princi. Il sit-in ha fatto scendere ”dalla città” diversi cittadini,impegnati nella valorizzazione del territorio,associazioni come Didatic Forming, artisti come Livio Antonucci,il vincitore della biennale dell’ arte, i prof che hanno fatto la storia del liceo artistico, un’interessante lezione del prof Fontana. Da segnalare come tra i rappresentanti dei giovani socialisti, con il loro segretario Riggi ci fossero degli ex studenti proprio dell’ IPSIA, Dimostrazione “questa” che il messaggio lanciato sull’identità è stato accolto da chi ha saputo ascoltare. ADESSO LA PALLA PASSA ALLA GIUNTA DEL COMUNE DI FROSINONE E AL PREFETTO
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