Un Presidio di Sel a Cassino

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10 Febbraio 2015 , ,
bandiera sel 350 260

bandiera sel 350 260di Marco Procino – Il 25 Gennaio 2015 è stato un giorno importante: Syriza, il partito della sinistra radicale ellenica guidato da Alexis Tsipras, ha stravinto le elezioni politiche con il 37% dei voti. La vittoria di Syriza è importante perché simboleggia il trionfo di Davide contro Golia, nonché la volontà da parte dei paesi e delle popolazioni considerate Piigs (acronimo che richiama la parola inglese pigs – maiali) di non arrendersi al drammatico destino tracciatogli dall’Europa delle banche. Anzi, “i piigs” sono pronti a sfidare apertamente la Troika (pensiamo, oltre al caso greco, a quanto sta avvenendo in Irlanda con Sinn Féin e in Spagna con Podemos) e rimettere – come la parola “democrazia” insegna (demos significa popolo; cratos potere) – il potere nelle mani dei cittadini e dei popoli europei.

In Italia, purtroppo, dobbiamo fare i conti con il Governo Renzi che, nonostante il 40,8% delle Europee, procede sulla stessa strada tracciata dai governi che lo hanno preceduto e dalle grandi intese europee tra conservatori e socialisti. Il Governo non cambia verso alle politiche economiche. Ripropone, invece, le solite ricette neoliberali: taglio dei servizi dei cittadini, privatizzazioni, cemento, trivelle e cancellazione dei diritti dei lavoratori.
Queste ricette propinate dalla troika e ratificate dai governi di grande coalizione europei (compreso quello italiano) hanno aggravato la crisi e, come se non bastasse, rischiano di alimentare involontariamente i populismi più beceri e le destre xenofobe. Tra le macerie sociali europee, infatti, possono avanzare pericolosamente le retoriche delle destre postfasciste; le quali mettono, sì, in discussione le misure economiche della troika, ma lo fanno per rilanciare vecchie ossessioni identitarie e totalitarie: il mito della Patria, il modello della famiglia tradizionale, la più becera cultura nazionale. Soltanto i movimenti alter-europeisti come Syriza possono essere l’antidoto giusto contro austerity e autoritarismi. Syriza, purtroppo, è sola. Ha pochi alleati in Europa. La popolazione greca è talmente cosciente di ciò da aver organizzato, in concomitanza delle trattative di Tsipras con l’Europa, una straordinaria manifestazione in Piazza Syntagma a favore del nuovo Governo.

Anche noi italiani ci troviamo in una situazione drammatica: un giovane su due è senza lavoro e la disoccupazione ha raggiunto il 13% della popolazione. E il lavoro, quando lo si trova, è precario o malpagato. Ma, nonostante ciò, il Governo non si oppone a questa deriva. La crisi, giunta in Italia al sesto anno, può partorire dei mostri: le destre fasciste, nel paese ma anche nella nostra città, sono sempre più presenti con slogan, striscioni e manifesti fascisti, disumani, folli.

La situazione odierna, dunque, ci obbliga a reagire e a incrociare il nostro destino con quello di altri popoli europei che vivono le nostre stesse difficoltà.

Partendo dalle migliori esperienze della sinistra e del cambiamento che esistono nel Paese, nel Parlamento, nei governi regionali, nelle istituzioni e sui territori, dobbiamo essere capaci di costruire una rete della sinistra e dei democratici che ambisca al governo restando radicale nei contenuti.

La lotta greca non può che essere la lotta degli italiani. Per questo, giovedì, alle ore 18.00, in piazza Labriola (Cassino) saremo presenti per manifestare la nostra vicinanza e solidarietà al popolo greco.

Marco Procino,
Coordinatore SEL Cassino

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