Primi effetti della “buona scuola” firmata Renzi-Giannini

salaprofessori 350 260

salaprofessori 350 260di Fausta L’Insognata Dumano – Prima settimana nel discount renziano della “buona sòla”….. Al momento ti provo a raccontare il clima che un docente trova, collegi docenti un po’ spaesati, gli effetti di questa mescolanza geografica, in fondo sembra tutti di essere stati trasferiti in una giungla dove si lotta per la sopravvivenza, lo spirito di collaborazione, cede il passo alla competizione, vita mea mors tua, dimostrare di essere bravo, il più bravo, il meritevole per entrare nel gotha. Riunione dipartimenti, assegnazione cattedra, “sicuramente dai docenti arrivano proposte valide”, ma il dirigente, ogni dirigente si sente lo sceriffo della sua contea…..non si discute, i criteri sono ormai nella sua massima discrezionalità.
Tutto il resto è avvolto da una nuvola, l’autonomia e la mancanza di riferimenti legislativi…..per il resto tutto uguale, mancano i fondi, ogni scuola apre con i problemi di sempre, la mancanza di palestre, di laboratori, le classi pollaio, nessuna proposta didattica, i programmi sono quelli codificati da anni, la griglia di valutazione degli studenti è la stessa, senti solo un blaterare di parole in attesa dell’ organico potenziale.
Una cosa è certa, vedi meno sorrisi, capelli bianchi, segni del tempo che sognano la pensione. Ah di nuovo in queste ore ho sfidato sulla bacheca di Facebook il noto professore universitario “Giuseppe Caruso” a partire, a ricominciare (lui) una nuova vita, lontano dagli affetti, con lo stipendio da fame, ad insegnare storia romana dopo anni che insegna storia contemporanea, dal momento che lui ha liquidato l’intervista a “Giuseppe Vollono”, il noto precario che ha raccontato la sua nuova odissea, come storie strappalacrime di chi non merita di insegnare.

 

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Fausta L'Insognata Dumano

ByFausta L'Insognata Dumano

Fausta Dumano divenuta Fausta L'Insognata Dumano è laureata in lettere con tanti sogni nel cassetto. Giornalista, scrittrice, critica d'arte si è inciampata nella prima supplenza con il favoloso mondo degli studenti ed è rimasta intrappolata nel discount istruzione. Frequenta corsi di scrittura creativa, ha pubblicato alcuni libri di narrativa. Da sempre è impegnata nell'arcipelago della sinistra.Ambientalista nel dna, la mamma le parlava di difesa del verde, quando non era nell' agenda della politica tanto da creare la prima festa dell'albero ad Arpino negli anni 60. Impegnata nell'arte pubblica relazionale con artqube e 03100 (zerotremilacento) vive a Frosinone, per metà ciociara e per metà siciliana, cresciuta con due culture e stili di vita differenti... è fortemente convinta che la diversità sia un valore importante, per questo si impegna nelle associazioni che favoriscono l'integrazione. Ha insegnato nelle scuole operaie ai migranti, ai figli di un dio minore e in carcere. Perennemente innamorata dell'idea dell'amore, i capolavori indiscussi della sua creatività sono i suoi figli Venera e Matteo, che riescono sempre a strapparle un sorriso, anche quando tutti i pianeti si allineano contro.

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