Il giorno 21 novembre scorso, UNOeTRE.it ha pubblicato un’intervista rilasciata dall’architetto Alberto Pulcini alla nostra Antonella Necci e pubblicata con il titolo “Progetti ad Anagni. Proposte a confronto: la prima” che illustrava un progetto per la realizzazione di un parcheggio. Dovremmo, ora conoscere un altro progetto, quello del Comitato dell’ “Antica Via degli Orti”, sempre attraverso un’intervista che illustrasse le caratteristiche tecniche di quest’altra ipotesi progettuale. Ancora non ce l’abbiamo, ma l’avvocato Costantino Santovincenzo ci ha inviato, intanto, in data 29 novembre 2016 per email, una replica alle affermazioni apparse nell’intervista dell’arch. Pulcini, e che ora, integralmente, pubblichiamo qui di seguito corredata anche di un allegato.
Il testo integrale a firma dell’Avvocato Costantino Santovincenzo
«Spett.le Redazione,
scrivo la presente comunicazione al fine di confutare quanto dichiarato dall’Arch. Pulcini nel Vs. “pezzo” intitolato “Progetti ad Anagni. Proposte a confronto: la prima”.
Infatti, nel citato articolo il suddetto professionista rappresentava che quanto letto dal Sottoscritto in occasione della presentazione del Parcheggio da parte del Comune di Anagni fosse viziato da “diverse inesattezze sia dal punto di vista tecnico, che da quello amministrativo”.
Ebbene, preme innanzitutto evidenziare che lo scritto letto nella citata occasione non era un comunicato, bensì un vero e proprio atto di diffida (che vi rimetto in allegato alla presente) con il quale il Comitato “Antica Via degli Orti” ha voluto, mio tramite, riservarsi di intraprendere tutte le opportune azioni, civili e penali, tanto nei confronti del Sindaco e degli Amministratori, quanto nei confronti dei Tecnici del Comune, che avessero partecipato alla realizzazione del Parcheggio sopra le mura serviane, in quanto ritenuti direttamente responsabili di qualsivoglia danno causato dai lavori al patrimonio storico e archeologico della città. Pertanto l’Architetto Pulcini può sentirsi libero di replicare come vuole a quanto ivi contenuto, il Comitato lo riterrà comunque responsabile degli eventuali danni qualora si verificassero e, nel caso, deciderà di intraprendere tutte le opportune azioni.
Peraltro, preciso altresì che lo stesso Comitato mi aveva chiesto di inviare la suddetta diffida, per conoscenza, a mezzo PEC: al Comune di Anagni, alla Soprintendenza Archeologica e quella delle Belle arti, al Genio Civile di Frosinone, alla Prefettura, al Presidente della Regione Lazio, alla Procura della Repubblica di Frosinone e all’Associazione Nazionale Anti Corruzione; compito da me assolto come da mandato.
Con riferimento invece alle mie presunte “inesattezze”, paventate nel Vs. articolo dal Pulcini, non comprendo come l’Architetto possa smentire il fatto che Anagni sia stata inserita nei Registri Regionali in zona sismica 2B, ovvero che nei primi del ‘900 fossero state scoperte delle terme di epoca romana sotto il terreno dove il Comune vuole realizzare il parcheggio, atteso che ciò è attestato da documentazione presente negli archivi comunali [Mostra dell’Archivio storico comunale, fascicolo 204, settore sistemi di archiviazione, si legge: “1901, dicembre 13- Memoria e Prospetto e Pianta delle terme scoperte nell’orto di Francesco Ciprani nel quartiere Bagno].
Oltretutto, può forse il Pulcini negare che l’area dove il Comune vorrebbe realizzare l’opera richiamata è soggetta a 2 diversi vincoli (paesaggistico e panoramico) e che il PRG destina l’area a parco pubblico? Non credo.
Certamente l’Architetto potrebbe affermare, come peraltro ha fatto, che le mura siano in buono stato di conservazione. Tuttavia il suddetto tecnico dovrebbe dapprima chiarire il motivo per il quale, proprio nel tratto che dovrebbe essere interessato dai lavori, è tutt’ora esistente un ponteggio (pericolante) mai rimosso dall’Ufficio Tecnico comunale e, tra le altre cose, potrebbe chiarire il motivo per il quale periodicamente i giornali informano i cittadini del distacco di alcuni elementi delle mura che precipitano al suolo, con pericolo per cose e persone che si trovano a sostare in quei luoghi.
Infine, proprio in tema di inesattezze, l’Architetto dovrebbe illustrare il motivo per il quale nel progetto del Comune contenuto nella delibera 90/16, i calcoli dei costi del parcheggio sono stati eseguiti dai tecnici comunali con l’IVA al 20% anzichè al 22%. Il Pulcini dovrebbe, infine, chiarire il motivo per il quale il Suo ufficio, sebbene invitato dagli organi del Comitato ad esibire il progetto completo contenuto nella suddetta delibera con formale richiesta di accesso agli atti, ancora non ha provveduto ad espletare tale compito.
Tutto ciò, ovviamente, al solo fine di fare chiarezza sulle vicende che qui occupano.
Colgo l’occasione per per porgere distinti saluti.»
Avvocato Costantino Santovincenzo.
clicca il link che segue per leggere e scaricare la Comunicazione di Diffida al Comune di Anagni
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