di Antonella Necci – Quarto episodio.
Quella mattina, a voler dare ascolto ai vari quanto impercettibili segnali, si sarebbe da subito compreso che l’unica azione davvero sensata sarebbe stata quella di infilarsi sotto alle coperte per qualche ora in più di sonno e poi, una volta in piedi, invece di dirigersi verso il solito percorso che avrebbe condotto verso il solito posto di lavoro, l’unica sarebbe stata fare quella necessaria ed improvvisa deviazione, spostandosi verso sud. Verso quelle spiagge sabbiose che si intravvedevano a volte da lassù, da quelle colline a tratti impervie che circondavano il paesino fatato di Anagnon sur la mer.
E su quelle spiagge distendersi per un tempo infinito ad ascoltare le leggere onde marine.
Giuseppe Lucariello, il rinomato operatore ecologico del centro storico così saggiamente aveva meditato, prima di decidere di far vincere ancora una volta il dovere sul piacere.
A malincuore si era recato, dunque, verso il posto di lavoro, a spazzare e ripulire le viuzze che circondavano il Gran Palazzo sito nel bel mezzo del centro storico.
Ora che il nuovo stemma era stato deliberato, pensava, ci cambieranno e le divise e di sicuro le adegueranno ai colori ed ai disegni dello stemma.
Che era di una gran raffinatezza, tanto da non generare in lui alcuna forma di pentimento nell’ averlo votato.
Mentalmente ripassava il discorsetto ipocrita che avrebbe snocciolato semmai il Gran Sceriffo si fosse affacciato dalle finestre delle sue stanze, dell’appartamento reale nel quale risiedeva.
“Sceriffo vi porto i miei rispetti per la scelta di buon gusto che vi ha condotto a selezionare lo stemma disegnato dall’architetto Le Martelle-Scappellité. È nota la bellezza della sua arte. Come dite? Non lo hanno votato? Questo posto non è fatto per stemmi raffinati. Non vi angustiate. Vedrete che arriveranno giorni migliori.”
Così gli avrebbe detto. E avrebbe assunto lo sguardo partecipe di chi era davvero partecipe del bruciare della sconfitta.
Avrebbe guardato Poldino dritto negli occhi e alla fine, gli avrebbe anche stretto la mano in segno di stima e rispetto. Salvo poi girarsi e continuare, gongolando felice come una pasqua, a spazzare le viuzze e a pensare che stavolta a quel presuntuoso dello Sceriffo era andato di traverso un intero stemma.
Una sconfitta consistente e spigolosa da ingoiare.
Così meditando felice non si accorse della stranezza delle porte chiuse del Gran Palazzo. Non si accorse nemmeno del rosso cartello appeso sul portone d’ingresso. Non se ne accorse finché non si accinse a spazzare lungo il marciapiede che costeggiava le mura del Palazzo.
Un vociare sempre più forte gli giungeva alle orecchie, ma il capo chino e gli occhi attenti a non farsi sfuggire nemmeno la più piccola briciola di sporco, non gli permisero di udire sin da subito i discorsi smarriti, irritati, offesi e inviperiti che la Gran Guardia Reale stava convogliando prima tra i propri accoliti e poi tra le genti accorse e che non credevano a quanto stavano vedendo.
CHIUSO PER FERIE
APERTURA A DATA DA DESTINARSI.
Ma come? Che stava a significare? Chiuso per ferie! Questa si che era bella. Poldino non poteva certo continuare a fare di testa propria. Aveva avuto la brillante idea di bloccare la vita pubblica del ridente paesino.
Era impazzito.
E gli uffici? E i servizi pubblici? Poldino capiva che avrebbe combinato un gran guaio? Non poteva aver fatto di testa sua.
E anche l’operatore ecologico Giuseppe Lucariello si accorse che la vendetta di Poldino era eccessiva.
Che grasse risate si sarebbe fatto Trippotto se solo qualcuno avesse pensato ad informarlo.
Se qualcuno. Ma ci dovette pensare lui a farlo, visto che a nessuno era ancora venuta in mente tanta cattiveria.
Vuoi dire la tua su UNOeTRE.it? Clicca qui
La riproduzione di quest’articolo che hai letto è autorizzata a condizione che siano citati la fonte www.unoetre.it e l’autore
UNOeTRE.it by giornale online is licensed under a Creative Commons Attribution 4.0 International License.
Sostieni il nostro lavoro
UNOeTRE.it è un giornale online con una redazione di volontari. Qualsiasi donazione tu possa fare, fra quelle che qui sotto proponiamo, rappresenta un contributo prezioso per il nostro lavoro. Si prega di notare che per assicurare la nostra indipendenza, per parlare liberamente di argomenti politici, i contributi che ci invierete non sono deducibili dalle tasse. Per dare il tuo sostegno tramite il sito, clicca qui sotto sul bottone Paga Adesso. Il tuo contributo ci perverrà sicuro utilizzando PayPal oppure la tua carta di credito. Grazie
Se qualcuno. Ma ci dovette pensare lui a farlo, visto che a nessuno era ancora venuta in mente tanta cattiveria.
Grazie per aver letto questo post, se ti fa piacere iscriviti alla newsletter di UNOeTRE.it!