fbpx
sanità malasanità 350 260

sanità malasanità 350 260di Angelino Loffredi – Era stata preventivata da parte del giornale elettronico www.unoetre.it una Nota da pubblicare ogni settimana per evidenziare i bisogni dei cittadini, le sbagliate politiche nazionali e locali, gli sprechi e le inefficienze sanitarie. Nel corso di queste settimane invece abbiamo registrato una formidabile e imprevista crescita d’attenzione attorno al tema. Quella che pareva essere per me e per UNOeTRE.it una ricerca difficile, complessa, portata vanti in “solitudine“ è diventata una ricognizione sistematica, corale, più di un fiume in piena. Le fonti che ora alimentano le Note sono tante perché coinvolgono normali cittadini, pazienti, organizzazioni sindacali. Il quotidiano “L’Inchiesta“, senza fare sconti a nessuno oramai riserva a quello che chiama “Sfascio Sanitario” due pagine al giorno. Anche i partiti, seppur sporadicamente ora intervengono: Forza Italia e Fratelli d’Italia, purtroppo risultano ancora assenti Movimento 5 Stelle, Sinistra Italiana, PCI, Rifondazione Comunista, Possibile, articolo 1 MDP, socialisti. Un discorso a parte merita il PD: il segretario provinciale annuncia la costituzione di una forza interna preposta appunto alla comunicazione: per informare e smentire. Non resta che formulare sinceri auguri.

La linea del Piave dei Sindacati

Con un insolito tempismo nelle ultime ore rilevo l’entrata simultanea in azione di UGL Sanità, CGIL Funzione Pubblica e CISL Funzione Pubblica. I tre sindacati alzano notevolmente il livello di critica verso l’attività della ASL senza rincorrere problemi secondari o rivendicazioni corporative.
L’UGL contesta le nomine di consulenti fatta dal Commissario Onorario Luigi Macchitella anche a chi è in pensione e dal fatto che dovendosi attenere a compiti ordinari esercita ruoli e scelte straordinari indicandone gli abusi.

La CGIL FP riprende il tema doloroso del sovraffollamento dei Pronto Soccorso in provincia a cominciare da quello di Frosinone legati al cronico problema della mancanza di personale. Afferma che nei Pronto Soccorso “troppo spesso stazionano pazienti in attesa di ricovero per ben oltre 24 H, in numero spesso superiore al 20% del totale pazienti presenti nella Struttura”.
Il sindacato inoltra critica la ASL per non aver adempiuto alle disposizioni regionali e rileva nella nota della Direzione Sanitaria del Polo B del 6/6/ 2017 una scelta irrazionale che determinerà un “incremento di costi; limitazione nell’accesso alle cure con peggioramento di prestazioni ed esiti; incremento dei contenziosi medico.legali; interferenza sulle attività di soccorso sanitario del servizio ARES 118 per blocco ambulanze presso il DEA“.
Se la CGIL FP critica e prevede quello che potrebbe accadere, la CISL FP rimane attenta a quello che succede nel Pronto Soccorso di Frosinone fotografando senza effetti speciali ma solamente con verità e crudezza quando è successo lunedi 7 agosto 2017, dalle ore 13 alle 14,30 nel momento in cui erano presenti 70 pazienti in attesa.
“Pazienti fermi al Pronto Soccorso da due giorni sono stati fatti accomodare su delle poltroncine in attesa di trovare posto in qualche reparto. Le quaranta barelle disponibili sono tutte occupate. Il problema del personale e delle lettighe dura ormai da molto tempo. Le otto ambulanze inoltre pur chiamate non sono potute partire ma costrette a rimanere ferme poiché le barelle di cui sono dotate venivano utilizzate all’interno della struttura d’emergenza”.
Se Frosinone piange Cassino non ride. Nel Distretto D, quello di Cassino-Pontecorvo, è stato interrotto l’attività domiciliare del servizio trasfusionale resa a favore dei pazienti residenti nel Distretto. E’ incredibile la motivazione dell’interruzione del servizio. Ce la spiega la CISL FB. “Per far funzionare tale servizio l’infermiera ha sempre dovuto mettere a disposizione la propria autovettura nella quale collocava un frigo alimentato dallo spinotto interno dell’auto per il trasporto delle sacche di sangue. Ciò perché nonostante le richieste di fornire un auto di servizio le stesse non sono mai state accolte. Ed è cosi che risultando non funzionante lo spinotto interno, non essendo più utilizzabile il frigo e la propria autovettura privata il servizio è stato interrotto, così come comunicato dalla stessa dipendente”.
Curiosa questa precisazione: è la dipendente che è costretta ad informare e non gli addetti alla comunicazione della ASL, ovviamente pagati. Questo modo di operare viene chiamato innovativo, moderno e qualche volta anche riformista.

 
Vuoi dire la tua su UNOeTRE.it? Clicca qui

 

La riproduzione di quest’articolo che hai letto è autorizzata a condizione che siano citati la fonte www.unoetre.it e l’autore. E’ vietato il “copia e incolla” del solo testo sui socialnetwork perchè questo metodo priva l’articolo del suo specifico contesto grafico menomando gravemente l’insieme della pubblicazione. L’utilizzo sui socialnetwork può avvenire soltanto utilizzando il link originale di questo specifico articolo presente nella barra degli indirizzi del browser e originato da https://www.unoetre.it

Creative Commons License
UNOeTRE.it by giornale online is licensed under a Creative Commons Attribution 4.0 International License.

Sostieni il nostro lavoro

UNOeTRE.it è un giornale online con una redazione di volontari. Qualsiasi donazione tu possa fare, fra quelle che qui sotto proponiamo, rappresenta un contributo prezioso per il nostro lavoro. Si prega di notare che per assicurare la nostra indipendenza, per parlare liberamente di argomenti politici, i contributi che ci invierete non sono deducibili dalle tasse. Per dare il tuo sostegno tramite il sito, clicca qui sotto sul bottone Paga Adesso. Il tuo contributo ci perverrà sicuro utilizzando PayPal oppure la tua carta di credito. Grazie

Sostieni UNOeTRE.it

Grazie per aver letto questo post, se ti fa piacere iscriviti alla newsletter di UNOeTRE.it!

Angelino Loffredi

ByAngelino Loffredi

Angelino Loffredi: nato il 2 Luglio 1941 è collaboratore di Edicolaciociara.it dal 2000. Diplomato presso l'Istituto Superiore di Educazione Fisica del L'Aquila, è stato dirigente del Pci fino al suo scioglimento con i seguenti impegni nelle Istituzioni: Consigliere Provinciale dal 1970 al 1981, consigliere comunale a Ceccano dal 1970 al 1993, Sindaco di Ceccano dal 1981 al 1985.

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Privacy Policy Cookie Policy



Verified by MonsterInsights