di Mario Antonellis – ADESSO IN MOLTI CI PONGONO UNA DOMANDA?
Ci sono voluti anni prima che la maggioranza dei Sindaci, in modo trasversale, comprendessero a pieno le ragioni delle nostre lotte, e soprattutto prendessero atto non solo delle vessazioni delle inadempienze e della mala gestione ACEA, che era ed è sotto gli occhi di tutti, ma soprattutto prendessero coscienza di documenti “lampanti” che rendessero necessario un cambiamento di rotta.
Ripetiamo ci sono voluti anni prima che ciò succedesse, soprattutto che la maggioranza di loro abbandonassero le oscure trame dei partiti, che si svincolassero dai potentati politici di turno, fino a coalizzare le loro azioni contro il GESTORE ROMANO, che annovera propaggini indelebili ed endemiche anche dalle nostre parti. Ricordiamo come in molte assemblee abbiamo applaudito Sindaci e Amministratori che ci sembravano “rivoluzionari”secondo il nostro schema mentale, salvo poi scoprire che la loro base ideologica era completamente opposta alla nostra. Ci siamo ritrovati insieme, dopo aver approfondito il tema, sulle stesso versante, superando di fatto sovrastrutture inutili. Del resto l’argomento, del bene comune per eccellenza, non dovrebbe essere base di scontro, tanto meno politico, come purtroppo continua ad essere.
Ora nonostante gravi errori commessi nel passato, l’indirizzo voluto dalla stragrande maggioranza dei cittadini utenti della provincia di Frosinone è stato portato avanti da 33 addetti ai lavori. Si è parlato della stagione del “Partito dei Sindaci” proprio per marcare una linea di confine con quella che era stata la politica acquiescente alle lobby di potere alla finanza e agli affari.
ADESSO IN MOLTI CI PONGONO UNA DOMANDA?…. Ma questi 33 HANNO AGITO IN BUONA FEDE rispetto al percorso intrapreso verso la risoluzione contrattuale o in modo solo speculativo e demagogico ?
LA MIA RISPOSTA E’ LAPIDARIA pensando di interpretare anche il pensiero del COORDINAMENTO..
Nelle condizioni poste e per le azioni intraprese, sempre raccontate in questo profilo posso affermare che la loro azione, almeno in questa circostanza, era ormai dettata da una fondata convinzione.
Lo dimostra il fatto che:
– intrapresero un percorso condiviso fatto di incontri, riunioni e di verifiche a partire da quella storica del 15 gennaio 2015 a Ceccano;
– che si adeguarono a portare nei diversi consigli comunali delibere poi approvate, quasi sempre all’unanimità, in cui si sono state messe in evidenza, in modo dettagliato, le ragioni profonde della necessità della risoluzione;
– nonostante tutto hanno combattuto contro gli intralci e i sabotaggi, frapposti dall’apparato tecnico dell’AUTORITA’ D’AMBITO che tutto ha fatto meno che tutelare i cittadini;
– che l’ACEA temendo il peggio è giunta prima a insulti razzisti, poi a minacce di ritorsioni patrimoniali personali e infamanti pur di farli desistere;
– nonostante tutto, sono andati avanti fino alla votazione sulla risoluzione contrattuale
La peggior cosa che adesso possa succedere è che quella stagione e quella unità d’intenti si lasci intimorire da una sentenza che è un attentato alla democrazia diretta o che si lasci indebolire dalle insane pratiche della opposizione demagogica… Diciamolo chiaramente, chi in questo momento gioca allo sfascio e allo sciacallaggio politico, sul bene comune per eccellenza, e addirittura gioisce, si pone ancora una volta contro il popolo ciociaro facendo inesorabilmente il GIOCO DI ACEA….
Da amministratore, più che da attivista, pensando di rappresentare anche il sentimento comune del Coordinamento, nutro profondo disagio rispetto ad una sentenza che da un lato riconosce a pieno il primato della politica e la piena validità dei deliberati Comunali, quindi del popolo, a favore della estromissione del GESTORE, e dall’altro, senza mezzi termini, condanna i rappresentanti liberamente eletti dai cittadini che hanno assunto decisioni a tutela di tutti gli utenti, a salvaguardia del patrimonio pubblico e della salute,“PER ABUSO DI POTERE”.
Siamo di fronte alla peggiore delle ragioni che si potevano inventare per continuare ad alimentare il più grande scandalo che si sia mai verificato in terra di Ciociaria. Siamo di fronte ad un “cortociuto istituzionale”. E’ come dire che le istituzioni locali non hanno alcuna voce in capitolo. Se abuso di potere, c’è stato è stato ben indirizzato contro chi, pur essendo cittadino CIOCIARO , come lo sono i rappresentanti della STO, lautamente pagati dalle tasche degli utenti ancorchè abusivi, invece di tutelarli, hanno agito in modo talmente negligente e a favore dell’ESATTORE da essere richiamati più volte dalla stessa AEEGSI, giungendo al punto di dare l’appiglio ad ACEA di opporsi e poi ai giudici di annullare il dispositivo…… con il loro sconcertante parere negativo. I VERI NEMICI DEL POPOLO CIOCIARO per una volta si sono dichiarati con le loro firme….
Fonte: Pubblicato sul Diario FB di Mario Antonellis
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