Lotte e vertenze
I disoccupati non vedono un soldo, ma tante disparità
di Rossana Germani
– L’Italia è una repubblica fondata sul lavoro…
Non sembra che questo articolo sia proprio rispettato.
– È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale…
Nemmeno questa parte mi sembra che sia molto applicata.
La buona politica deve trovare soluzioni senza danneggiare nessuno. Se questo è un giusto principio, non è stato però rispettato in questa notizia che mi ha fornito Luigi Carlini, un uomo che da molti anni si batte insieme ad altri compagni per far rimuovere questi ostacoli, cosa che la politica e i sindacati non riescono a fare. Con gli altri hanno crfeato un gruppo di persone riunite sotto Vertenza Frusinate e, insieme, sentendo anche i disoccupati di province diverse o regioni diverse hanno ottenuto alcune tutele che stanno cercando di mantenere con tutta la forza che hanno.
Si battono per il proprio territorio guardandosi sempre intorno perché di realtà come la loro ce ne sono molte anche se chi deve agire non lo fa in modo uniforme, e questo spaventa tutti. Non si hanno certezze di alcun genere, né di tutele né di politiche attive sul territorio. Così Luigi guarda e racconta* la sua realtà, la studia e agisce, trova consenso ma anche molti muri. Nonostante questo, non si ferma, e si guarda sempre intorno. In questi giorni ha visto i 300 disoccupati che sono stati messi fuori dalla mobilità in deroga nell’area di crisi complessa della provincia di Ascoli Piceno.
Nei giorni scorsi l’assessore regionale Guido Castelli ha avuto un incontro con i responsabili di CGIL, Barbara Nicolai, CISL, Maria Teresa Ferretti e UIL, Giuseppe Pacetti, della provincia di Ascoli Piceno.
L’assessore Castelli, per affrontare la questione del mancato rifinanziamento della mobilità in deroga nell’area di crisi industriale complessa Valle del Tronto – Val Vibrata per l’anno 2020, afferma:
“Purtroppo nel febbraio scorso il Ministero competente non ha riconosciuto alla Regione Marche il rifinanziamento di un ammortizzatore sociale di cui in precedenza aveva goduto l’area di crisi complessa del Piceno. Ho sentito il dovere di interessarmi personalmente della questione perché la vicenda coinvolge quasi 300 lavoratori piceni che, in assenza di un rifinanziamento dello strumento, perderebbero la possibilità di godere di questo sussidio anche per gli anni a venire. La cosa assurda è che lo stesso decreto interministeriale che non ha disposto il finanziamento della mobilità in deroga per le Marche, al contrario, ha riconosciuto la proroga dello strumento in favore della Regione Abruzzo. Il risultato è paradossale: nell’ambito della stessa area di crisi complessa ci sono lavoratori privati del sostegno statale (quelli della vallata del Tronto) ed altri che invece ne beneficiano (quelli della Val Vibrata). Sarà nostra cura occuparci in sede nazionale di questa grave anomalia che sta compromettendo in modo grave il sostentamento di tante famiglie.
A questo riguardo ho già avviato interlocuzioni specifiche con i ministeri interessati e le forze politiche.
Difficile correre ai ripari oggi ma non lascerò nulla di intentato pur di risolvere una situazione così incresciosa, grave e discriminatoria”.
Il decreto interministeriale (Ministeri Lavoro ed Economia) del 28 febbraio 2020 ha disposto l’assegnazione di risorse aggiuntive per il trattamento di mobilità in deroga nelle aree di crisi esclusivamente a 5 Regioni (Lazio, Toscana, Sicilia, Abruzzo e Sardegna, ma anche qui i senza lavoro aspettano ancora di vedere quanto spetta loro) rispetto alle oltre 10 che ne hanno beneficiato nel 2019.
Con questo sistema si fa la guerra tra poveri, ossia si toglie denaro ad un’area e si trasferisce ad un’altra.
Assolutamente la cosa è inaccettabile.
*Ne ha scritto sul gruppo WhatsApp di Vertenza Frusinate
Rossana Germani fa parte della redazione di CiesseMagazine e per essa cura anche la rubrica di cultura, libri e poesia.
Articoli e news di questo giornale online direttamente sul tuo Messanger clicca qui
aspetta che appaia tutto il testo – 6 righe
![]() |
Iscriviti al nostro canale Youtube di UNOeTRE.it |
Sottoscrivi abbonamento gratuito all’aggiornamento delle notizie di https://www.unoetre.it – Home
Vuoi dire la tua su UNOeTRE.it? Clicca qui
Sostieni il nostro lavoro
UNOeTRE.it è un giornale online con una redazione di volontari. Qualsiasi donazione tu possa fare, fra quelle che qui sotto proponiamo, rappresenta un contributo prezioso per il nostro lavoro. Si prega di notare che per assicurare la nostra indipendenza, per parlare liberamente di argomenti politici, i contributi che ci invierete non sono deducibili dalle tasse. Per dare il tuo sostegno tramite il sito, clicca qui sotto sul bottone Paga Adesso. Il tuo contributo ci perverrà sicuro utilizzando PayPal oppure la tua carta di credito. Grazie
La riproduzione di quest’articolo che hai letto è autorizzata a condizione che siano citati la fonte www.unoetre.it e l’autore. E’ vietato il “copia e incolla” del solo testo sui socialnetwork perchè questo metodo priva l’articolo del suo specifico contesto grafico menomando gravemente l’insieme della pubblicazione. L’utilizzo sui socialnetwork può avvenire soltanto utilizzando il link originale di questo specifico articolo presente nella barra degli indirizzi del browser e originato da https://www.unoetre.it

UNOeTRE.it by giornale online is licensed under a Creative Commons Attribution 4.0 International License.
Grazie per aver letto questo post, se ti fa piacere iscriviti alla newsletter di UNOeTRE.it!