Arte trovata per caso
di Serena GalellaHo incontrato Ludovica infinite volte e in differenti contesti. L’ho ascoltata sul palco con diversi gruppi, una volta con la fisarmonica, un’altra con il trombone o il bombardino, con il suo canto e la sua bella e positiva presenza.
Tutto ha avuto inizio con la Titubanda, la banda romana di strada. Ludovica suonava il trombone insieme a tante altre musiciste e musicisti, tanti amici con i quali mi incontravo nei concerti romani.
La Titubanda, nata nel 1999, è un collettivo aperto a tanti musicisti dell’underground romano di varie provenienze e stili. Da questo humus fertile sono nati svariati gruppi e artisti solisti.
La ricordo anche nel bellissimo disco del gruppo Ardecore, Chimera, un album che amo molto, nel quale oltre a Ludovica partecipano altri amici come Luca Venitucci e Zar* al mandolino, proprio nel brano che dà il titolo all’album.
Ludovica è una persona gentile, una donna impegnata che dà voce agli ultimi tramite l’arte, la musica, la radio, l’insegnamento e qualsiasi altro mezzo possibile. Si è dedicata a progetti di solidarietà soprattutto nei Balcani, dove è poi tornata con la Titubanda nel festival più incredibile e importante di tutta la regione, Guča.
Donna curiosa e capace, conduce un programma su Radio Città Aperta, Valori in corso, in cui presenta delle vere perle, sempre attenta all’attualità e alla creatività dei progetti musicali emergenti e non solo, facendo informazione su avvenimenti e manifestazioni intorno al mondo della musica e dell’arte.
Nel 2018, quando ha saputo che avevo lanciato il corwdfunding per la realizzazione di un documentario su Barnelli**, mi ha invitata in radio e proposto di presentare il mio progetto. Questa è stata l’occasione per conoscere meglio Ludovica che ha gestito con passione, allegria e partecipazione sincera la trasmissione, facendomi sentire a mio agio. Il suo stile professionale e leggero, mi ha aiutata a trattare un argomento per me urgente e allo stesso tempo sensibile, senza scivolare nella tristezza, pur trattando tutti gli aspetti e il perché del progetto. Mesi dopo, sono stata io ad aderire ad uno suoi tanti progetti con la partecipazione al video per un brano delle Nuove Tribù Zulu, Viaggerò, girato con una tecnologia innovativa che permette di vederlo a 360°.
Video Nuove Tribù Zulu Viaggerò:
Ludovica è sempre pronta e disponibile a tuffarsi in nuove avventure che hanno tutte un unico filo conduttore, quello della denuncia, dell’impegno e dell’amore. Il suo è un treno sempre in corsa e lo si capisce dai versi sue canzoni, nelle sonorità dei brani, nella ricerca dei suoni provenienti da culture diverse, nella infinita curiosità che porta a mettersi in moto, a partire “in direzione ostinata e contraria”.
Il duo “Traindeville”, che fonda in India nel 2012 con il contrabbassista Paolo Camerini, ha avuto il piacere di esibirsi davanti al Presidente della Repubblica Mattarella, in occasione della Giornata della Memoria il 27 gennaio 2020, poco prima della chiusura di tutto dovuta alla pandemia.
Le collaborazioni di Ludovica sono tantissime, ma vorrei fosse lei a raccontarci i suoi progetti, le prospettive e come sta vivendo questo momento.
Le ho proposto una breve intervista e ha accettato di buon grado.
Ludovica, tu che collabori con tanti gruppi, raccontaci, qual è la situazione, come stanno andando le cose?
Il momento non è facile per nessuno: pensa che proprio all’inizio del 2020 con Susanna Buffa avevamo pubblicato il nostro primo album Suoni dal buio, una raccolta di canti popolari che vedono protagoniste le donne, e stavamo iniziando a promuoverlo in giro… c’erano in programma tante belle cose. Come per tutti, del resto. Ma come dice John Lennon “La vita è quello che succede mentre sei occupato a fare altri progetti”. L’importante è non perdersi d’animo e soprattutto non perdere tempo, guardarsi intorno, capire come stanno gli altri. Perché in questa tragedia ci siamo dentro tutti insieme e ne dobbiamo uscire insieme senza lasciare indietro nessuno.
Durante il primo lockdown ho cercato fondamentalmente di continuare a dar voce al mondo dell’arte e così per Radio Città Aperta ho inventato le Interviste in quarantena: registrate in video e audio via Skype, venivano mandate in onda da remoto o pubblicate periodicamente come podcast sul sito della radio. E’ stato bello perché tanti musicisti, attori, giornalisti hanno condiviso le loro emozioni proponendosi “senza filtro”.
Chiaramente in queste settimane la situazione è diversa, possiamo muoverci un po’ di più. Quindi con Nuove Tribù Zulu abbiamo ideato e realizzato un nuovo videoclip, “Rosa e Fuoco” con l’animazione creata da “La Casa dei Conigli” e con Traindeville lo scorso dicembre abbiamo registrato un concerto a Sutri per Tuscia in Jazz, che poi è stato trasmesso in streaming: c’è stata una bella risposta da parte del pubblico. Comunque è ovvio che non vediamo l’ora di tornare sul palco!
Video Nuove Tribù Zulu Rosa e fuoco
Come hai riprogettato il tuo lavoro da un anno a oggi?
Ti dico sinceramente che sto facendo anche altri lavori per mantenermi (soprattutto per mantenere attivato il cervello!) ma non smetterò mai di credere nell’importanza della musica e dell’arte, che sono essenziali per aiutarci a interpretare e a superare i momenti critici. Insegno pianoforte ai bambini e cerco di trasmettere loro l’amore per la bellezza, di sviluppare la loro fantasia anche nello studio di uno strumento che è in realtà molto difficile. E’ un’esperienza preziosa che porta a mettersi sempre in discussione e anche questo è davvero stimolante.
La Radio? Hai dovuto riadattare il programma?
Il mio programma continua: non possiamo avere ospiti in studio ma realizzo le interviste in collegamento telefonico. Sto dedicandomi più spesso a temi legati all’attualità come il mobbing, il chemsex, l’omofobia… credo che in questo periodo sia molto importante affrontare questi argomenti, c’è in giro molta aggressività, molta frustrazione, e questo per chi è più fragile è un rischio.
Il futuro, la tua visione.
Mi auguro che quando questo incubo sarà finito torneremo a vivere e a divertirci, ma con un po’ più di consapevolezza. In questo anno ci siamo dovuti fermare, forse qualcuno di noi ha riflettuto sulla propria vita e magari domani troverà il coraggio di prendere decisioni importanti, strade più autentiche. Non saremo più quelli di prima, il trauma collettivo che stiamo vivendo ci lascerà dei segni ma dovremo impegnarci per fare un salto di qualità ed essere migliori: è il nostro dovere nei confronti delle generazioni future.
Faccio anche mio l’augurio di Ludovica che ringrazio per la disponibilità e per le sue puntuali osservazioni.
* Aleksandar Caric’ Zar
** Bernd Barnelli Witthüser
Sito ufficiale Traindeville: https://traindeville.com/
Canale Youtube Traindeville
https://www.youtube.com/channel/UCphX3MOsSXAz185Ha1B9L0Q
Traindeville music
https://open.spotify.com/artist/10zlLvS3oIHA4IA2jUMmnF?si=aH2ydqqGQyecrtSDp8Jl9g
“Suoni dal Buio – canti popolari di donne che resistono” – Susanna Buffa e Ludovica Valori
https://open.spotify.com/album/2iWwAW4TN7RigWh1gzSQkV?si=7prx5mahRraTrjX_a0–pw
Valori in Corso – Rock in progress
https://www.radiocittaperta.it/shows/valori-in-corso/
Note biografiche
Ludovica Valori nata a Roma nel 1970, inizia lo studio del pianoforte dall’età di 5 anni con la M.a Alba Biondi Paris. Conseguito il diploma di solfeggio e di Compimento inferiore di pianoforte al Conservatorio “S. Cecilia” di Roma, nel 1988 si diploma al Liceo Scientifico Cavour e nel 1992 ottiene il Diploma in Illustrazione presso lo IED (Istituto Europeo di Design) di Roma svolgendo contemporaneamente la professione di grafica presso lo studio grafico InLine Art & Design. Lavora come illustratrice e grafica, viaggia – soprattutto nei Balcani, dove si dedica a progetti di solidarietà con Servizio Civile Internazionale e Consorzio Italiano di Solidarietà – dopodiché intraprende da autodidatta lo studio della fisarmonica.
– Verso la fine del 1999 entra a far parte della Titubanda (Banda di ottoni da strada), con la quale suona per diversi anni, partecipando a numerosi festival in Italia, Spagna, Francia, USA, Serbia, Bosnia, Croazia e cimentandosi anche con strumenti a fiato (bombardino, trombone).
– Nell’estate del 2000 forma il quartetto da strada klezmer-balcanico Dragan Trio con cui partecipa a numerosi festival buskers italiani (Ancona Klezmer Festival, Pennabilli, Festa per la Cultura di Roma, Scultori in piazza, Vincoli Sonori).
Partecipa con alcuni soli di fisarmonica e trombone ai cd di Roberto Fega “Metafonie” e “Fave Quotidiane”.
Tra il 2001 e il 2005 si esibisce con Giulio Carcani al sax nel duo BarBar per le strade dell’Italia e della Grecia.
– Si laurea presso il DAMS di Roma Tre nel 2006 con una tesi in Teorie e Tecniche dei Nuovi Media.
– Nel 2006 incide con il bombardino alcuni brani nel cd della cantautrice Momo “Il giocoliere”, partecipando ad alcuni dei suoi concerti.
– Tra il 2007 e il 2011 fa parte del trio Le Romane con la cantante Raffaella Misiti (Acustimantico).
– Dal 2007 al 2013 fa parte del gruppo folk-rock Ardecore incidendo al trombone alcuni brani nel cd “Chimera” (Targa Tenco 2007). Partecipa come trombonista e fisarmonicista/tastierista ai loro concerti, tra cui il Festival della Musica Tradizionale Città di Loano con un live dedicato a Luigi Tenco, e il Post-Romantic Empire Fest con un live che vede ospite Nada. Successivamente inciderà un brano alla fisarmonica nel cd di Nada, “Vamp”. Partecipa alle incisioni del doppio album di Ardecore “San Cadoco” (2012) e al tour di presentazione del disco.
– Dal 2006 al 2013 fa parte del gruppo folk BandaJorona, con cui sperimenta le potenzialità del dialetto romanesco, componendo brani originali che vengono incisi nell’album “Mettece Sopra” (2012) e partecipando all’intensa attività concertistica dell’ensemble.
– Dal 2008 al 2009 suona con gli Her Pillow (storica band romana dedita al folk-rock irlandese): con loro registra il cd di cover punk “La Kapra Kampa”. Continua a collaborare con loro in occasione di spettacoli teatrali ed eventi speciali.
– Dal 2007 è fisarmonicista, trombonista e pianista delle Nuove Tribù Zulu. Con loro partecipa anche al progetto multiculturale NOW – Nomadic Orchestra of the World, un ponte musicale tra Italia e India che vede la band realizzare un tour in Italia (2009) e uno in India (inverno 2010) a fianco dei musicisti nomadi del Rajasthan. “Banjara!”, il cd frutto di questa esperienza, vede la luce nel 2012 per l’etichetta Materiali Sonori. Nell’estate 2013 esce “Diario Nomade” e a gennaio 2016 l’EP “Namasté Om Shanti”: dischi di cui cura anche la grafica e l’artwork.
– Tra le altre collaborazioni musicali quelle con Luca Faggella, Massimiliano D’Ambrosio, Luca De Nuzzo, Yo Yo Mundi, Susanna Buffa e con gli attori Stefano Vigilante, Paolo Pesce Nanna, Simona Senzacqua e Donatella Mei.
Collabora con il webmagazine Slowcult realizzando interviste ad altri musicisti, recensioni cinematografiche e articoli su vari argomenti.
– Nel 2012 durante un viaggio in India crea il duo Traindeville assieme al contrabbassista Paolo Camerini producendo vari videoclip e due album con brani originali, “Shadows and Lights” (2015) e “Caffè Fortuna” (2017) e più recentemente un singolo, “Il Cavaliere delle Nuvole” (2019), un brano che parla di amore, amicizia e Resistenza, tra i temi più cari alla band che si esibisce nel corso degli anni in Italia, India, USA, Lussemburgo, Francia, Polonia, Belgio, Germania.
– Dal 2019 insegna pianoforte ai bambini con l’obiettivo di conciliare lo sviluppo della creatività musicale con la didattica “classica”.
Conduce il programma radiofonico “Valori in Corso – Rock in Progress” su Radio Città Aperta, in diretta ogni venerdì dalle 12 alle 14.
– Nel 2020 ha prodotto e pubblicato il disco “Suoni dal buio – canti popolari di donne che resistono” insieme alla cantante e chitarrista Susanna Buffa.
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