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Archeologia: esposizione dei reperti rinvenuti nel 2015 a Frosinone

MuseoArcFr 350 minMuseo Archeologico di Frosinone

Il Capoluogo

Esposizione della sepoltura rinvenuta nel 2015 a Piazzale De Matthaeis

di Ivano Alteri
MuseoArcFr 350 minNonostante le recenti restrizioni dovute al Covid 19 e le croniche ristrettezze finanziarie, i lavori interni al Museo Archeologico di Frosinone nel corso di questi anni non si sono mai fermati. Con l’impegno costante della direttrice, dottoressa Maria Teresa Onorati, e l’apporto encomiabile dei numerosi collaboratori volontari, sono invece continuati fino a conseguire un obiettivo molto atteso, in città e non solo: l’esposizione di quella sepoltura rinvenuta nel 2015 a Piazzale De Matthaeis, che tanto entusiasmò cittadini e associazioni.

Non era stata, quella, la prima rinvenuta sul posto. Già nel 1963, e poi nel 2005, sulla stessa area erano state rinvenute numerose altre sepolture, a testimonianza dell’esistenza di una antica necropoli di notevole estensione, di un’epoca precedente il IV secolo a.c., quando la Frusino di allora non aveva ancora subito la conquista romana, e mancavano secoli e secoli alla nascita di Gesù di Nazaret.

A partire da quei giorni del 2015, oltre a predisporre la logistica per l’esposizione dei resti, su di essi si sono attivati innanzitutto interventi a scopo conservativo. A seguire, sono stati compiuti diversi e approfonditi studi, attraverso i quali è stato possibile stabilire che il corredo funebre di quella sepoltura, costituito da un “colino di bronzo per il filtraggio del vino e il set di coltelli e spiedi per il taglio e la cottura della carne”, di notevole pregio, si inserisce nel “complesso rituale del banchetto di ispirazione greca”, costituendo una ritualità che nelle comunità arcaiche era riservata ai ranghi alti della società. Per questa via si è giunti a formulare l’ipotesi che quella sepoltura possa riguardare un “cavaliere” di 2500 anni fa. A tali studi, a latere se ne sta aggiungendo un altro nel campo storico, che aiuterà ulteriormente la comprensione dei reperti.

È una lunga storia, quella dell’archeologia ciociara, che varrebbe la pena raccontare; si può iniziare a conoscerla andando al Museo a visitare l’esposizione dei reperti del 2015. Le visite saranno possibili a partire da lunedì 15 febbraio, prenotando e rispettando tutte le regole di prevenzione che il Covid 19 impone.

Frosinone 13 febbraio 2021

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Ivano Alteri

ByIvano Alteri

Ivano Alteri: Libero professionista di Frosinone, esperto in problemi del lavoro, ha collaborato prima con edicolaciociara.it sul cui sito ha pubblicato interventi relativi al mondo del lavoro e alla politica più in generale. Ha collaborato alla ricerca sugli infortuni sul lavoro svolta dall'associazione Argo per conto della Provincia di Roma, poi pubblicata dalla stessa. Dalla nascita di unoetre.it è membro della sua Redazione

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