ANPI CECCANO
Un voto unanime per Valentino Bettinelli, nuovo presidente della sezione – Dopo la cronaca il testo del discorso di Bettinelli
di Sara Liburdi
Sabato 30 ottobre, a Ceccano si sono tenute le votazioni per eleggere il nuovo presidente della sezione ANPI fabraterna. L’ANPI, è l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, che fu costituita il 6 giugno del 1944 a Roma e successivamente si ampliò in tutta Italia dopo la sconfitta definitiva del regime Nazifascista. Il ruolo dell’ANPI allora come oggi è quello di difendere e custodire la Costituzione e di attuare i suoi valori di democrazia promozione di memoria e libertà, ideali su cui si è basata la Resistenza partigiana. L’elezione si è svolta alla presenza del Presidente provinciale Giovanni Morsillo e quella di Luigi Bruni, presidente uscente per la sezione di Ceccano e figura molto importante, legata anche alla fondazione della sezione stessa. Le votazioni sono state chiare, un’unanimità, figlia di passione e devozione per un incarico così importante.
Valentino Bettinelli, famoso a Ceccano per il suo impegno civico e politico, ringrazia in maniera calorosa tutti i presenti per averlo scelto per ricoprire questa posizione così rilevante. Alla presenza di molto giovani, con voglia di scoprire e capire, il neoeletto presidente ricorda oggi, più che mai, l’importanza dell’ANPI. Parla della società odierna, rivendicando a gran voce i valori espressi all’interno della nostra Carta costituzionale figlia della Resistenza Partigiana Antifascista. In un clima dove il fascismo e l’essere definito fascista ricopre un vanto e non uno sdegno, l’ANPI è un punto di riferimento fondamentale. La storia purtroppo a molti non ha insegnato nulla, soprattutto a Ceccano, dove ideali e pensieri inneggianti al fascismo sono praticamente all’ordine del giorno. Si punta ad una società basata su uguaglianza, libertà, democrazia e lavoro, che nasce da un pensiero cittadino unito, pubblico, e che si sta sgretolando sotto lo stantio di ideali retrogradi e passati come quelli fascisti. Dopo l’affossamento del DDL Zan, molti sono rimasti senza riferimenti, ed ecco che l’ANPI rappresenta un punto chiave, per chi sostiene la democrazia partecipata e ha voglia di cambiare lo stallo ideologico che si è venuto a creare.
Il neopresidente punta ad una Ceccano nuova, inclusiva e soprattutto antifascista, dove si deve andare fieri di portarsi dietro una diversità e si deve essere orgogliosi di essere come si è, senza porsi freni di nessun tipo. Sicuramente ci saranno importanti passi in avanti per Ceccano e ci si aspettano grandi cose dal nuovo presidente, a cui si augura un mandato proficuo e memorabile.
Il discorso di Valentino bettinelli
Con orgoglio e tanta emozione accolgo questo incarico prestigioso.
Ringrazio tutte le compagne e i compagni che hanno voluto accordarmi la loro fiducia. Un ringraziamento particolare al Presidente provinciale Giovanni Morsillo, sempre presente qui a Ceccano, e a Luigi Bruni, che in questi anni ha presieduto in maniera egregia la sezione di Ceccano, oltre ad aver contribuito alla sua fondazione.
È un momento importante della mia vita e del mio impegno civico e politico. La presidenza della sezione Anpi di Ceccano rappresenta un grande traguardo personale e, soprattutto, un enorme onore. Un impegno che richiede dedizione e voglia di continuare sul solco tracciato in questi anni da Luigi.
Permettetemi di ringraziare tutti gli ospiti che hanno accettato il nostro invito e che hanno portato il loro prezioso e costruttivo contributo alla discussione.
La più grande soddisfazione è quella di vedere tanti giovani presenti, perché è necessario diffondere l’importanza della presenza dell’Anpi nella società, in particolar modo tra le più giovani generazioni, rivendicando i valori espressi dalla nostra Carta Costituzionale, nata dalla Resistenza Partigiana Antifascista. Nella nostra città respiriamo aria poco sana purtroppo. Città che ha dato i natali a Luigi Mastrogiacomo, martire delle Fosse Ardeatine, che ha un Sindaco che pubblicamente afferma che per lui “essere definito fascista non è un’offesa, anzi”. Un comune che ha visto la nascita, in via Giacomo Matteotti, un triste scherzo del destino, del circolo “Il Covo”. Inaccettabile richiamo alla storia del ventennio, con l’aggiunta di slogan e simboli di chiara matrice fascista. Città in cui l’assessore alla cultura dichiara di avere intenzione di cambiare nome alla piazza principale, evidentemente perché quel “25 Luglio” continua a dare fastidio ai suoi ideali. Piazza che ricorda il 25 luglio 1943, giorno in cui venne sancita la deposizione di Benito Mussolini, e che Stefano Gizzi vorrebbe intitolare al conte Giovanni de Ceccano, celebre per la distruzione di Morolo che causò più di 400 morti. Evidentemente l’assessore alla cultura predilige le figure che hanno gettato il seme della guerra nella storia, piuttosto che la democrazia, come confermato dal recente di ricordo della Marcia su Roma. Come presidente dell’Anpi mi sento di affermare che sarebbe inaccettabile tale decisione, volta, come di consueto, a rovesciare la storia e i valori della Repubblica democratica e Antifascista.
L’Antifascismo è la nostra stella polare, ma sicuramente abbiamo bisogno di una riflessione su cosa significhi essere antifascisti oggi. I recenti fatti ci ricordano che il fascismo in Italia, purtroppo, non è finito il 25 aprile 1945. È presente, vivo e, forse, più forte che mai. Un fascismo di nuova generazione che ha conquistato il potere e che ha una forza economica non sottovalutabile. Per questo sono convinto che l’Anpi rappresenti sempre più un presidio democratico fondamentale nella società attuale. Una società in difficoltà, dove le disuguaglianze aumentano e la povertà non accenna a retrocedere, anzi.
Uguaglianza, Libertà, Democrazia, Lavoro, Diritti. Valori e ideali su cui non si può prescindere e che devono essere il motore della nostra azione sul territorio. Non possiamo dimenticare l’assurda decisione del Senato, che lo scorso 27 ottobre ha sospeso l’iter del DDL Zan. Non si può chiudere bruscamente il percorso di una legge di civiltà, per il riconoscimento dei diritti di tutti e che ha intenzione di contrastare i crimini d’odio. Non mi sorprende, purtroppo, l’atteggiamento di alcuni esponenti locali, che si sono uniti alle esultanze da stadio delle destre a Palazzo Madama. L’ennesima pagina nera della nostra storia.
Una lotta che non può essere interrotta dalle assurde decisioni dei 154 senatori che hanno votato la cosiddetta “tagliola”, ma che come ANPI abbiamo sicuramente intenzione di portare avanti. Perché è la società a chiedere un passo avanti. Parliamo di decine di migliaia di vite umane che continuano ad essere in pericolo e senza una tutela legale. Non possiamo abbandonare la comunità LGBTQI+.
Oggi l’Anpi rappresenta la casa di tante e tanti antifascisti e democratici che non trovano più collocazione nelle forze partitiche del campo largo del centrosinistra. Una entità credibile, riconoscibile e attiva sul territorio, che porta avanti battaglie e lotte che dovrebbero essere senza padrone e che contrastino fattivamente la crisi economica e valoriale in corso.
In chiusura voglio rivolgere un appello ai tanti giovani ceccanesi che si riconoscono nei valori Antifascisti della nostra Costituzione. A loro chiedo di entrare a far parte della famiglia Anpi, facendo la tessera e partecipando attivamente alla vita della nostra sezione. Portate le vostre idee, le vostre proposte, le vostre visioni, aspirazioni, necessità.
Ceccano è una città Inclusiva, Solidale, Democratica, Antifascista e spetta a noi il compito di Resistere alle spinte neofasciste e antidemocratiche di chi vorrebbe riportarci nel buio del medioevo.
Viva l’Italia. Viva le Partigiane e i Partigiani. Viva la Costituzione. Viva la Repubblica nata dalla Resistenza.
Valentino Bettinelli
Presidente ANPI Ceccano
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