A Cassino dal 7° congresso Cisl del 1973 al 16° del 2022
di Donato Galeone* (video a fine articolo)
Nei giorni 11 e 12 maggio 1973 il 7° Congresso della CISL Provinciale di Frosinone si tenne a Cassino con lo slogan “Autonomia per l’unità sindacale” e fu presieduto dal mio caro amico Cesare del Piano della CISL di Torino (pagina 211 del mio libro con prefazione di Enrico Coppotelli, annunciato al Congresso, e distribuito da Enrico Capuano agli eletti del neo Consiglio Generale della CISL territoriale di Frosinone).
Il 16° Congresso CISL della Provincia di Frosinone – dopo circa cinquanta anni – si svolge a Cassino dal 16 al 17 febbraio 2022 con la relazione della Segreteria presentata dal Segretario Generale Enrico Capuano e il dibattito – integrato dai saluti degli invitati compreso il mio brevissimo intervento – sulle tematiche e le attualissime questioni poste dalla CISL mediante l’ampia documentazione (26 pagine) scritta e letta.
Proiettati due interessanti filmati sia sul dramma degli “infortuni mortali e la sicurezza nei luoghi di lavoro” che sul tristissimo e doloroso estendersi della violenza contro le donne definita dalla cronaca giornaliera “femminicidio” – lungamente applauditi – la Presidenza del Congresso viene eletta con Enrico Coppotelli, Segretario Generale della Unione Sindacale Regionale CISL, presente in rappresentanza della CISL nazionale il Segretario Confederale Ignazio Ganga.
La tematica congressuale della CISL “esserci per cambiare” sia nei suoi contenuti politici che sociali – ascoltando Capuano – richiama, subito, l’attivazione di essenziali riflessioni sul “come quando e con chi partecipare i cambiamenti” che si elaborano, si propongono e si proporranno, ai Governi, nei luoghi di lavoro e territori del nostro Paese e nella dimensione europea.
E’ questa la prima riflessione, con una centralità indicata da Capuano, che è quella di “creare lavoro stabile e duraturo, elevando e qualificando il lavoro che esiste e affrontando, subito, la occupazione giovanile e delle donne – in quanto – il lavoro non si crea per le legge ma si costruisce con nuove politiche attive del lavoro”.
Devono esserci – per la CISL – attenzione e massimo impegno verso l’utilizzo ottimale delle risorse programmate con il PNRR costruendo reti e alleanze tra imprese e istituzioni e “qualificando il lavoro con la formazione continua” delle lavoratrici e dei lavoratori; superando ritardi pluriennali e considerando che la crisi nel Paese e nei nostri territori, già fragili tanto nella economia quanto nel lavoro – con il Covid 19 – ci ha colpiti più di altri Paesi europei.
Enrico Capuano ha voluto evidenziare al Congresso – con chiarezza di dati – che “nel 2020, il PIL ( prodotto interno lordo) si è ridotto all’8,9% a fronte di un calo nell’Unione Europea del 6,2%. Tra il 1999 e il 2019 (venti anni) il PIL in Italia è cresciuto del 7,9%. Nello stesso periodo in Germania è cresciuto del 30,2%, in Francia del 32,4% e in Spagna del 43,6%”.
E, conseguentemente, “tra il 2005 e il 2019 (in circa 15 anni) il numero di persone sotto la soglia di povertà assoluta è salito dal 3,35 (circa 1.914.000 persone) al 7,7% (circa 4.599.200 persone) della popolazione, prima di aumentare ulteriormente nel 2020 fino al 9,4% (circa 5.593.000 persone). Ciò significa che in 15 anni abbiamo circa 3.679.000 nuovi poveri in più”.
Per la CISL – secondo questi dati richiamati al Congresso da Capuano – in Provincia di Frosinone – dovrebbero esserci circa 45.000 persone nello stato di “povertà assoluta” e quelli particolarmente più colpiti sono “donne e giovani”– perché – l’ l’Italia è il Paese dell’Unione Europea con il più alto tasso di giovani, tra i 15 e i 29 anni, che non sono impegnati nello studio, nel lavoro o nella formazione, mentre il tasso di partecipazione delle donne al lavoro è solo del 53,8% che è molto al di sotto della media europea del 67,3%.
Ecco, allora, che la sfida del lavoro è – anche – la “qualificazione del lavoro che cambia”. Per la CISL significa affrontare, contestualmente, il tema del “come riprogettare uno sviluppo territoriale” e, innanzitutto, proporre una riqualificazione tesa all’innovazione, alla sostenibilità e alla diversificazione.
La CISL, peraltro, considera e segue la già avviata fase evolutiva del tessuto socio-economico “con le spinte dell’innovazione tecnologica e digitale” che coinvolge e pervaderà l’ossatura portante del settore manifatturiero e tutta “la economia territoriale provinciale”: dall’area sud di Cassino in sofferenza con e dal settore automotive, sempre più ridotto nella occupazione e ore lavorate (già Fiat, Fca ed oggi multinazionale Stellantis) e dal suo esteso e importante indotto di comparto meccanico elettronico ed informatico di piccole e medie imprese, fino a sud verso Roma, tra Frosinone e Anagni nel prevalente settore chimico farmaceutico e l’area tradizionale industriale di Isola del Liri e Sora.
Il Segretario Capuano – concludendo il suo intervento congressuale – ha affermato che le “istituzioni e i soggetti economici e sociali devono assumersi concretamente l’impegno e la volontà di come riprogettare, insieme a noi, uno sviluppo del territorio provinciale in una visione di prospettiva e di progetto complessivo in grado di far leva sulle tante opportunità e i punti di forza che il nostro territorio possiede”.
Condividendo le affermazioni conclusive di Capuano, con i saluti del Presidente dell’Amministrazione Provinciale di Frosinone; del Rettore della Università di Cassino; del Presidente del neo Consorzio Unico di Sviluppo Industriale del Lazio; della Rappresentante dell’Unione degli Industriali ed altri invitati hanno, tutti, dato e dichiarato “disponibilità al cambiamento per il futuro del nostro territorio”.
Il Segretario Confederale nazionale, Ignazio Ganga ha concluso la prima giornata congressuale con un ampio e argomentato intervento sulle politiche sociali della CISL, nella loro dimensione nazionale ed europea, oltre a informare il Congresso sui rapporti con CGIL e UIL e i contenuti delle proposte in discussione con il Governo, i parziali risultati ottenuti con diversi accordi interministeriali e le prospettive ravvicinate sulla riforma fiscale, delle pensioni sulle politiche attive del lavoro, centralità lavoro.
Il Congresso si conclude con l’intervento del Presidente Enrico Coppotelli, Segretario Generale della Unione Sindacale Regionale della CISL Lazio e con l’approvazione di una “Mozione Conclusiva” che – condividendo la relazione introduttiva scritta dalla Segreteria e presentata dal Segretario Enrico Capuano, certamente, integrata e completata dal dibattito congressuale – impegna il Consiglio Generale, rieleggendo il Segretario Generale e la Segreteria, tutta la dirigenza eletta nella gestione sindacale della CISL provinciale nei prossimi quattro anni.
Roma, 18 febbraio 2022
(*) già Segretario Provinciale di Frosinone e Regionale CISL Lazio
Video – Il saluto di Donato Galeone al 16° Congresso
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