CIOCIARI NELL’ARTE
Il ciociaro che si alza da terra simboleggia l’Italia della libertà e dell’indipendenza
di Michele Santulli
La storia serberà memoria, e certamente non positiva, dell’ostracismo di cui è stata fatta segno la ‘nobile’ terra di Ciociaria, fino ad oggi. E dire che la Ciociaria è la regione storica più antica e più ricca di eventi del Paese, quella dunque più di tutto e tutti, modello e campione, degna di attenzioni e cure: è l’antica Latium patria di Roma poi, dopo secoli, frantumata in tre province, oggi da oltre duecento anni tutta compresa nella connotazione folklorica e spirituale di Ciociaria. Non conoscendola, ignorando in gran parte dove perfino si trova, la si continua indisturbati a chiamare: cafoni, rozzi, guitti, burini, ecc. alla stregua del popolino romano descritto da Bartolomeo Pinelli che identificava i ciociari immigrati a Roma a quell’epoca fine 1700-inizi 1800 con questi attributi, ancora al presente attuali e vivi, perfino negli alti contesti politici e artistici! Senza conoscere! L’ignoranza maestra di vita! Ma qui ci arrestiamo e vogliamo volare alto, tra i cultori e conoscitori, lasciando le negligenze e maldicenze ai bassifondi.
Abbiamo sempre ricordato e documentato il ruolo primario svolto dal personaggio in costume ciociaro nell’arte occidentale e cioè non la figura dell’aristocratico o del letterato o del latifondista bensì quella del pecoraio, della contadina, del brigante, del pifferaro, dello zampognaro …per le vie del mondo e descritto la sua vestitura nonché origine e storia, cioè gli ultimi della società! E perciò ai disinformati sono certo di rendere un servigio raccomandando loro se amano leggere: ‘IL COSTUME CIOCIARO nell’arte europea del 1800’ e ‘ORGOGLIO CIOCIARO/Ciociaria pride’.
Il destino della creatura in costume ciociaro nell’ambito della Storia dell’arte è stato eccezionale nel vero significato del termine: non solo la maggior parte degli artisti europei per almeno centocinquantanni ma anche i titani veri e propri li hanno eternati: Degas, Renoir, Corot, Manet, Cézanne, Matisse, Leighton, Sargent, Whistler, Hayez, perfino Van Gogh, perfino Picasso, perfino i futuristi… non c’è nessun soggetto pittorico che possa vantare tali e tante firme, nemmeno lontanamente! Ecco perché più sopra ho preso l’ardire di citare, a istruzione e a informazione, i due libri, proprio perché è troppo irriguardoso ignorare tali fatti gloriosi della Storia.
Ora affianco a questi giganti dell’arte europea del 1800-1900 abbiamo scoperto che dobbiamo aggiungere un altro titano dell’epoca e cioè Honoré Daumier (1808-1878), non solo pittore e scultore, altresì il massimo illustratore e disegnatore del secolo: la rete fornisce al curioso gran parte di quanto si intende conoscere.
Svolse la sua attività sui maggiori periodici della sua epoca, in particolare nel quotidiano celebre Charivari, con predilezione e interesse anche personale nei confronti della politica e dei suoi protagonisti sui quali ha lasciato interventi e opere ammirevoli nonché sulla amministrazione della giustizia con speciale attenzione agli avvocati, una quantità vastissima di immagini e di opere. L’immagine che ci regala il grande Daumier è intitolata Il risveglio dell’Italia e illustra un ciociaro-brigante gigantesco che si sta svegliando dal suo torpore mentre intorno a lui tutti sono impegnati nella lotta contro il nemico cioè le lotte per la indipendenza, cioè una specie di Gulliver. Si ricordi che l’umile creatura nella sua vestitura tradizionale era già da molti anni, prima del 1850, data della presente immagine, uno spettacolo consueto nella vita di Parigi e di altre città della Francia. L’artista ben conosce il personaggio e che tra l’altro era già apparso nel medesimo giornale Charivari.
Diventa perciò quasi imperativo attirare l’attenzione sul fatto che a quell’epoca il ciociaro era una figura nota a tutti, addirittura un ingrediente normale della immagine della Francia: poche erano le attività economiche nel quale non era impegnato e non solo della Francia: a tutti familiare, in Europa, una vera e propria lingua franca!
E Daumier fa rivivere tali realtà sociali a lui dunque ben note e conosciute e di conseguenza personifica l’Italia con la figura del ciociaro: l’Italia è quella figura di ciociaro che si sta svegliando! e non il toscano o il romano o il veneziano, ecc. e l’Italia che apre gli occhi alla libertà e alla lotta per la indipendenza non è Mazzini o Garibaldi o Cavour o altro personaggio bensì l’umile ciociaro che Daumier incontra per le vie di Parigi, l’italiano per antonomasia, per tutti, in Europa e perciò degno di impersonare l’Italia!
Iscriviti al nostro canale Youtube di UNOeTRE.it |
Sottoscrivi abbonamento gratuito all’aggiornamento delle notizie di https://www.unoetre.it – Home
Vuoi dire la tua su UNOeTRE.it? Clicca qui
Sostieni il nostro lavoro
UNOeTRE.it è un giornale online con una redazione di volontari che s’impegnano gratuitamente. Qualsiasi donazione tu possa fare, fra quelle che qui sotto proponiamo, rappresenta un contributo prezioso per il nostro lavoro. Si prega di notare che per assicurare la nostra indipendenza, per parlare liberamente di argomenti politici, i contributi che ci invierete non sono deducibili dalle tasse. Per dare il tuo sostegno tramite il sito, clicca qui sotto sul bottone Paga Adesso. Il tuo contributo ci perverrà sicuro utilizzando PayPal oppure la tua carta di credito. Grazie
La riproduzione di quest’articolo che hai letto è autorizzata a condizione che siano citati la fonte www.unoetre.it e l’autore. E’ vietato il “copia e incolla” del solo testo sui socialnetwork perchè questo metodo priva l’articolo del suo specifico contesto grafico menomando gravemente l’insieme della pubblicazione. L’utilizzo sui socialnetwork può avvenire soltanto utilizzando il link originale di questo specifico articolo presente nella barra degli indirizzi del browser e originato da https://www.unoetre.it
UNOeTRE.it by giornale online is licensed under a Creative Commons Attribution 4.0 International License.
Grazie per aver letto questo post, se ti fa piacere iscriviti alla newsletter di UNOeTRE.it!