DISCUTERE LA CRISI. VOTO 2022
Quale modello, quello della corruzione sul litorale pontino?
Giorgia Meloni (Fratelli d’Italia) voleva esportare il modello Terracina in tutto il Paese. La sindaca di Terracina, Roberta Tintari, come è noto, è stata arrestata a seguito dell’inchiesta sulla corruzione nel litorale pontino. Emergono particolari sempre più inquietanti sulla vicenda, nell’ordinanza del Gip di Latina infatti si legge:
“Sin dalle prime fasi dell’inchiesta gli inquirenti avevano modo di appurare una serie di irregolarità connesse con la gestione delle attività balneari, constatando come numerosi imprenditori privati, alcuni dei quali già noti per le vicende giudiziarie legate all’inchiesta di Mafia Capitale, avessero trasferito i propri illeciti interessi dal litorale di Ostia a quello di Terracina, potendo ivi contare sulla compiacenza e convivenza degli amministratori pubblici locali.”
Se questo è il modello che Giorgia Meloni vuole esportare in tutta Italia c’è davvero da preoccuparsi.
Enti locali che amministrano onesti cittadini inconsapevoli di ciò che vergognosamente si “architetta” a porte chiuse è scevro di rettitudine morale e trasparenza. Soprattutto quando si arriva a secretare, anzi “distruggere” atti pubblici – nella fattispecie – verbali di una Giunta comunale. La fantasia sta superando davvero la realtà. E se la “res publica” è cosa del popolo tutto, questa volta non è stato così.
Il coordinamento regionale del Lazio di demA (Movimento politico fondato da Luigi de Magistris) è, come sempre, dalla parte della legalità e contro le infiltrazioni della criminalità nelle istituzioni. Pertanto esprime tutta la solidarietà ai cittadini onesti di Terracina che purtroppo in questi giorni stanno subendo le conseguenze di una gestione amministrativa a dir poco vergognosa e inquietante del Comune pontino.
Romolo Rea (Ufficio Politico di DemA)
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