VOTO 2022
Io voterò Unione Popolare perché è l’unico soggetto politico, a sinistra
di Emiliano Rubbi da Facebook
Questo non è un post per dirvi chi votare e non ha neanche la pretesa di essere valido per tutti.
Sono le mie considerazioni sui partiti e le coalizioni che si presentano “a sinistra”. Non sto esponendo delle “verità”, quindi, ma semplicemente i miei pensieri, le mie idiosincrasie e le mie preferenze. Rispetto chi la vede diversamente da me ed è convinto che, oggi più che mai, serva un “voto utile”. Io,semplicemente, non la vedo così.
E non ho nessun interesse politico di sorta nello scrivere quello che sto per scrivere (anzi, ne avrei avuti molti dipiù a scrivere altro, fidatevi), De Magistris non lo conosco neanche. Spero che sia chiaro.
Io, alle elezioni, voterò Unione Popolare. E lo farò perché è l’unica coalizione (alleanza? cartello elettorale?) che si presenta, a sinistra, che ha presentato un programma all’interno del quale si bilanciano perfettamente i diritti civili e quelli sociali. Perché la mia idea è che, se alla sinistra togli i diritti sociali, ottieni i radicali, se togli quelli civili ottieni il partitino di Rizzo, o Casapound (che tanto siamo lì).
Voterò Unione Popolare perché è l’unico soggetto politico, a sinistra, a essersi dichiarato profondamente pacifista senza mai, però, strizzare l’occhio a Putin e alle sue smanie imperialiste e neozariste.
Voterò Unione Popolare perché credo che ci sia un dannato bisogno di cercare di riportare l’attenzione a tutte lecategorie più fragili in Parlamento, senza distinzione di sesso, razza, religione o peso elettorale.
Voterò Unione Popolare perché non è affatto detto che riesca a entrare in Parlamento, ma se uno crede in qualcosa, allora sono convinto che abbia il dovere di provare a realizzarla. Indipendentemente dal fatto che ci riesca o meno.
Voterò Unione Popolare anche se non sono le uniche persone che stimo e che si candidano alle elezioni, ma sono le uniche a farlo da indipendenti, senza portare voti a un partito (il PD), che ogni volta che ha governato ha fatto di tutto per spostare un po’ più a destra il Paese, in un’eterna e grottesca rincorsa ai temi identitari della destra “vera”.
Voterò Unione Popolare perché so che non avrebbe mai fatto e poi rinnovato per anni gli accordi con la Libia per rinchiudere i migranti nei lager, non avrebbe mai votato “la buona scuola”, non avrebbe abolito l’art.18, non avrebbe mandato i ragazzini ad essere sfruttati e a crepare nella “alternanza scuola/lavoro”, non avrebbe mai governato con Salvini e Berlusconi. Semplicemente non l’avrebbe mai fatto.E non avrebbe mai permesso che un partito facesse tutto questo con i propri voti, i voti di persone di sinistra, specialmente, come invece è accaduto a chi ci si era alleato in Parlamento.
E non sto dicendo neanche che, anche all’interno del PD, quella roba piaccia a tutti, so benissimo che ci sono bravissime persone anche lì dentro (molte le conosco personalmente). Fatto sta che il partito è quello da anni, e non credo che cambierà, se non in peggio, magari spostandosi ancora un po’ più a destra col prossimo segretario Bonaccini.
Voterò Unione Popolare perché non sono d’accordo su tutto, con loro, ma su moltissimo sì.
Voterò Unione Popolare perché sono 30 anni che il “voto utile” ha ottenuto l’unico effetto di cancellare la sinistra dal Parlamento e ha lasciato in mano alla destra un’egemonia culturale sempre crescente, un’egemonia che le ha permesso di far credere ai poveri che la Flat Tax fosse nei loro interessi e che i loro problemi fossero dovuti tutti a quattro poveri cristi arrivati mezzi morti su un gommone. E se adesso, a Bologna, a forza di “voti utili” si ritrovano a dover scegliere tra Sgarbi e Casini, magari tra diecianni, continuando così, inviteranno a votare Sgarbi perché sennò vince Himmler.
Voterò Unione Popolare perché non avrebbe mai messo la faccia sui decreti di Salvini e non avrebbe mai preso voti gridando “non esistono più destra e sinistra”, pretendendo poi di rappresentare la sinistra nel momento in cui l’unica opzione per non scomparire era diventata quella.
fonte, pagina FB di Emiliano Rubbi di Roma (nella foto piccola): https://www.facebook.com/EmilianoRaB
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