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80 annni fa lo scoppio della seconda guerra mondiale ©vatican news

Angelino Loffredi, su UNOeTRE.it vuole tentare di ricostruire gli avvenimenti accaduti 80 anni fa, riprendendoli da “Il dolore della memoria/Ciociaria 1943-1944” scritto con Lucia Fabi.

Questo è il primo intervento

di Angelino Loffredi e Lucia Fabi

Aerei Apache
Aerei Apache

L’ OCCUPAZIONE E LE REQUISIZIONI TEDESCHE

Sin dal 9 settembre 1943 i tedeschi, con l’operazione “Alarico”, intensificano l’occupazione del territorio italiano che si rivela sistematica, organica e ben finalizzata quando nel mese di ottobre Hitler e Kesserling decidono di fronteggiare l’avanzata alleata costruendo la Linea Gustav, dalle foci del Garigliano fino ad Ortona, sul mare Adriatico.

Questa eccezionale opera difensiva, diretta dall’organizzazione Todt, agevolata dal lavoro massiccio dei prigionieri di guerra e dalla manodopera forzata di tanti civili, determinerà tutti gli sviluppi successivi nel territorio ciociaro perché se la Gustav rappresenta la linea di difesa militare, le retrovie risentono duramente per le presenze logistiche tedesche. Noi proveremo a ricostruire come avvenne tale insediamento utilizzando sia bibliografie che documenti e testimonianze orali.

 Frosinone

 Nella città l’occupazione tedesca scatta immediatamente già l’8 settembre. I militari del distretto provano ad allestire una difesa con mitragliatrici, pronti a difendersi all’arrivo dei tedeschi sia da via Fosse Ardeatine che da via Quintino Sella. Ma il comandante del distretto, chiamato in prefettura dai tedeschi, rinuncia alla difesa e consegna la struttura militare ai nuovi occupanti.

L’azione di occupazione tedesca è progressiva e ben organizzata. Vengono occupati edifici pubblici, privati e alcuni alberghi ( Bellavista e Garibaldi ). Una parte del Distretto militare viene adibita a campo di prigionia per i soldati alleati. Dallo stesso, a ottobre, avverrà una fuga favorita dai cittadini. La caserma Guglielmi, adiacente al Distretto viene utilizzata a presidio delle forze armate tedesche. Nella Prefettura alloggia una guarnigione tedesca che ha il compito di sorvegliare i detenuti civili e politici nell’allora carcere, situato nel palazzo e, nello stesso tempo, viene predisposta la difesa antiaerea con batterie poste sull’attiguo terrazzo. Nella scuola elementare Tiravanti è presente la polizia militare germanica che vi allestisce alcune celle di sicurezza e una infermeria. Patrica

Il 12 settembre nel comune di Patrica i pochi militi presenti assegnati alla contraerea, pare, vengano disarmati da un caposquadra della milizia fascista. Il 15 il paese, già occupato dai tedeschi, viene evacuato e i cittadini si dirigono verso le campagne dove, proprio in questi giorni, viene ucciso da una bomba a mano un ragazzo, Benito Giorgettini. Il fratello Vincenzo spara contro i tedeschi e verrà ricercato invano. Il 2 ottobre il centro del paese è occupato di nuovo dai tedeschi. Intanto, utilizzando tutti mezzi di fortuna disponibili, molti militari sbandati dell’esercito italiano ritornano a casa.

Inoltre, il paese si riempie di sfollati (circa 5.000) provenienti da Frosinone. La situazione annonaria è molto grave. Il 31 ottobre il presidio tedesco è rafforzato da contingenti della divisione Hermann Goering che occupano tutte le case di campagna e molte del paese. Ancora una volta per timore di razzie, gli uomini fuggono e si nascondono in campagna e in montagna. A Patrica c’è anche una guarnigione slovacca con un comando di divisione. Successivamente arriverà una divisione alpina tedesca.


Angelino Loffredi

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