Un contributo per Ceccano 2030: “Le ultime dalla sanità”
di Angelino Loffredi

SALUTE. Sabato 23 settembre sulla Piazza del comune di Ceccano, alle 17,30 il Comitato Costruire Ceccano 2030 promuove una Conferenza programmatica aperta ad associazioni e cittadini. Sono stato sollecitato ad intervenire. Lo farò ma ancor più intendo far conoscere il mio pensiero anticipatamente, augurandomi che anche altri vogliano farlo.
L’iniziativa promossa da Ceccano 2030 è necessaria perché rompe l’immobilismo e la rassegnazione ed aiuta a costruire un reale progetto alternativo al nulla, all’improvvisazione ed alla prevaricazione che ancora oggi attanagliano la nostra cittadina.
Intendo contribuire a tale impegno corale evidenziando alcuni aspetti che minacciano la nostra vita e la nostra salute. Se le famiglie che hanno denunciato i propri redditi, infatti, vanno ad analizzare alcuni dati noteranno che la spesa sanitaria sostenuta dalle famiglie stesse per acquisto medicine e visite mediche private è notevolmente aumentata rispetto agli anni precedenti. E’ un dato allarmante che dovrebbe far intervenire chi esercita una funzione pubblico. E’ un dato attraverso il quale si determinano le disuguaglianze perché contribuisce ad indebolire il tenore di vita di chi già possiede poco.
Inoltre risulta interessante tener conto di alcuni dati statistici riportati sia dalla Fondazione Gimbe (organizzazione indipendente che promuove l’integrazione delle migliori evidenze scientifiche) ..che dall’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico ( OCSE) .
Ambedue le autorevoli organizzazioni ci dicono che mentre nell’Unione Europea la spesa media per la sanità pubblica è pari al 7,1% del Pil in Italia si arriva al 6,8. il confronto con gli altri Paesi a noi più simili è davvero impietoso: in Germania sono al 10,9%, in Francia arrivano all’11,8.in Spagna al 7,8.
L’altro dato di cui tener conto riguarda il fatto che mentre gli altri Paesi hanno sostanzialmente mantenuto le risorse per i propri sistemi sanitari, da noi il declino è costante.
L’organizzazione Gimbe riporta “l’Italia tra i Paesi del G7 è stata sempre ultima per spesa pubblica pro-capite, ma se nel 2008 le differenze con gli altri Paesi erano modeste, con il costante e progressivo definanziamento pubblico degli ultimi 15 anni sono ormai divenute incolmabili. E se per fronteggiare la pandemia tutti i Paesi del G7 hanno aumentato la spesa pubblica pro-capite dal 2019 al 2022, l’Italia è penultima poco sopra il Giappone”.
Fra qualche settimana il governo dovrà presentare in Europa e al Parlamento la legge di Bilancio per il prossimo anno, e ha già ha fatto sapere di non avere risorse. Non solo: a leggere l’ultimo Documento di economia e finanza presentato a Camera e Senato la scorsa primavera, si sa che Meloni e i suoi ministri hanno deciso di ridurre ulteriormente il finanziamento per la sanità pubblica portandolo, entro il 2026, al 6,2% del Pil.
Da male in peggio ! Si tratta di un’ipotesi lesiva per tutti.
Al contrario è necessario che dalla prossima legge di bilancio e per i prossimi 10 anni venga assicurata la somma di almeno 5 miliardi. Disponibilità necessaria per non mettere a rischio la tenuta del sistema sanitario e la salute dei cittadini.
I prioritari provvedimenti da prendere dovrebbero riguardare:
- Nuove assunzioni di personale medico, infermieristico e paramedico.
- L’aumento delle retribuzioni.
- Riduzione dei tempi delle liste di attesa
- Frenare il processo di privatizzazione
- Avviare e potenziare i necessari servizi di prevenzione sul territorio.
A Ceccano è necessario, dunque, verificare attentamente quanto avviene nell’interno della Casa della salute. Bisogna porre una oculata attenzione al funzionamento dei servizi, all’uso ed al rinnovo delle attrezzature, ai tempi riguardanti le prestazioni. Bisogna riconoscere, purtroppo, che attorno a tali decisive questioni l’impegno ad intervenire ed a mettere in evidenza i disservizi è stato finora inesistente. I cittadini sono abbandonati a subire un destino disastroso
In una Ceccano che guarda al futuro le iniziative che riguardano la nostra salute, forse la nostra stessa sopravvivenza, per chi intende esercitare un ruolo pubblico debbono essere messe al centro di ogni impegno di lotta per determinare un giusto cambiamento.
Ceccano, 20 Settembre 2023
Sanità pubblica in Costituzione
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