Giuseppe Maura un professionista di qualità
di Augusto Anticoli
BARMAN. Il settore terziario, che si occupa della produzione e commercializzazione di beni e servizi, rappresenta un volano imprescendibile del sistema economico nazionale. Attività commerciali, aziende manufattiere e quantaltro, in saldo positivo, creano occupazione. Occupazione, che conseguentemente richiede apprendimento materiale, studio e di conseguenza specializzazione per creare figure professionali da inserire nel mondo del lavoro. In estrema sintesi, imparare un mestiere, porta benefici.
E’ ciò che ha fatto Giuseppe Maura, che ha acquisito meriti sul campo, con valide esperienze in locali di ristorazione, birrerie, bar, pub, e oggi è considerato tra i migliori barman di Ciociaria. Un curriculum professionale di caratura nazionale per un personaggio che eccelle in talento e bravura nel circuito horeca (acronimo di hotel, ristorante e coffee bar), con apprezzamenti generali in testimonianze di qualità umana, nonostante la sua innata modestia.
Giuseppe Maura è nato a Ceccano il 20 ottobre 1973, da Angelo e Franca Aureli, una madre premurosa che si è occupata con amore della famiglia, avendo perso il marito, decuduto ad appena 40 anni. Un’altra tragedia ha segnato la vita familiare con la malattia e la scomparsa della sorellina Daniela, un angelo volato in cielo che aveva solo 13 anni ed era malata di leucemia. Peppe si è sposato nel 2021 con la compagna Aneliya Georgieva. Dalla loro unione, è nata la figlia Nikol, in Bulgaria, la terra della moglie, che compierà 8 anni il prossimo febbraio.
Dopo le scuole dell’obbligo, Peppe ha cominciato prestissimo ad appassionarsi al mondo del bar e della miscelazione. A 15 anni ha intrapreso la prima stagione lavorativa al bar gelateria “Corpettino”, storico bar di borgata a Ceccano. Dopo 3 anni di gelateria è passato al bar pasticceria “Mary’s” dove ha appreso i metodi di lavorazione del settore pasticceria, iniziando, al contempo, a dilettarsi nella preparazione dei primi cocktails. Successivamente è approdato ai mitici pub, nati da poco in Italia, dove i ragazzi degli anni ‘90 trascorrevano le serate piu belle dei loro tempi, con musica dal vivo e serate passate a sorseggiare le prime birre artigianali e svariati cocktails.
Qualche anno dopo, il passaggio al pub ristorante “Marc Twayne” di via Arno a Frosinone. Era un pub a marchio Guinness, famosa birra scura irlandese. Nel locale si è specializzato nella preparazione di ottimi irish coffee. Poco dopo, è stata la volta del pub “Stradivari”, marchio sponsor Heineken, a Ferentino. E anche lì, tanti ragazzi e bellissime serate con musica dal vivo, con inoltre le prime Band che proponevano musica Cover.
Per Peppe, epocale è stata l’esperienza lavorativa a New York tra il 1999 e il 2000. Sono stati sei mesi fantastici, presso il ristorante caffè “Giardino”, un locale italiano frequentato da tanti italoamericani.
L’apice del successo personale allorquando ha consigliato al manager un cocktail after dinner (dopo cena) il “Martini tiramisù” che divenne il cocktail principe del ristorante con tanto di nota sul menù. Una bella soddisfazione per Peppe, a testimonianza della sua continua crescita professionale! Dopo l’esperienza oltreoceano è prevalsa la nostalgia di casa e di conseguenza il ritorno a Ceccano.
Nel 2003 ha conseguito l’attestato da barman a tutti gli effetti presso la sede AIBES (Associazione Italiana Barmen e Sostenitori) di Roma. Da ciò, ha iniziato a girare il centro Italia con l’amico e istruttore Barman, Franco Tiberia, partecipando a gare e stage di miscelazione. Poco dopo è approdato al bar pasticceria “Ciociara” dove ha collaborato per 14 anni.
Fino ad aprile 2017, dove è stato assunto al “Bar Gigi alla Pescara” e nel quale si trova benissimo, ecco il suo commento, testuale: “dove trovo dei ragazzi meravigliosi pieni di simpatia, dove lavorare non è la regola bensi un hobby!” Una testimonianza di afflato empatico con proprietari e colleghi, a riprova di valori umani in sintonia con interessi professionali, coltivati nel lavoro quotidiano e ben condivisi.
La genesi dell’attività commerciale (oggi “bar Gigi alla Pescara”) risale al periodo bellico, inizi 1940, quando esisteva la rivendita di tabacchi, con titolare la mamma di Gigi, Angela Coccarelli. Gigi Tiberia è nato il 5 febbraio 1924 a Ceccano.
Nel dopoguerra ha lavorato come raccoglitore di latte, poi ha appreso il mestiere di fabbro con lavori su richiesta. Successivamente ha lavorato nella fabbrica di località Faito a Ceccano. Nel 1953 la moglie di Gigi, Anna Maria Pizzuti, ha richiesto la licenza per attività di osteria (cantina) con gioco di bocce.
Nel 1956, ha ripristinato la licenza di generi alimentari, già esistente. Nel 1966, la richiesta di licenza di bar e ristorante, che ha gestito fino al 2000. Dopodichè è subentrata la figlia Caterina Tiberia (coadiuvata dal marito Felice Spagnoli) che ne è tuttora la titolare. Lo staff del bar è attualmente composto da: Anna, Marina e Moreno Spagnoli, Cristina Micheli, Antonella Del Brocco e Giuseppe Maura. Il comportamento sociale, verso i numerosi clienti, dei componeneti del “bar Gigi alla Pescara” si contraddistingue per educazione e cordialità; valori, improntati all’etica del rispetto che ne rappresenta l’emblema del successo.
Una menzione particolare per colei che “dentro e fuori sprizza simpatia da tutti i pori”, la simpatica (repetita juvant) Marina Spagnoli. Il suo “buongiorno” pronunciato con la sua squillante voce è un saluto sincero nonchè fonte di pura energia.
Giuseppe Maura, un professionista di qualità, paradigma di evoluzione sociale, nel corso degli anni, in armonia con il progresso civile della nostra comunità. Con l’encomiabile dedizione al lavoro poi, ha costruito per la sua persona una reputazione di assoluto rispetto, interagendo con il cliente grazie ad una predisposizione naturale che unita al carattere gentile, ne conferiscono la dimensione di personaggio popolare e stimato al cospetto del mondo esterno.
Augusto Anticoli
Augusto Anticoli. Autore. Le sue note biografiche sono a fondo pagina
Villa Santo Stefano su UNOeTRE.it a cura di Augusto Anticoli
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