Manganelli e studenti, basta farli aggredire

Viminale: Sit in organizzato dalla rete degli studenti medi del LazioViminale: Sit in organizzato dalla rete degli studenti medi del Lazio

Siamo tutti studenti e tutti indignati


di Redazione

MANGANELLI. I manganelli contro indifesi studenti hanno indignato anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che in una nota diffusa sabato 24 febbraio, ha fatto presente al ministro dell’Interno Matteo, trovandone condivisione, che l’autorevolezza delle Forze dell’Ordine non si misura sui manganelli ma sulla capacità di assicurare sicurezza tutelando, al contempo, la libertà di manifestare pubblicamente opinioni.

Con i ragazzi i manganelli esprimono un fallimento».

Noi qui riportiamo un rigoroso e fermo suggerimento o “Sassolino” al Ministro Piantedosi da Collettiva.it a firma del suo Direttore Stefanio Milani che così glielo invia:

«Un consiglio non richiesto al ministro dell’Interno Piantedosi. Lei che è così attento all’ordine e sensibile alla disciplina. E tiene così tanto alla sicurezza del nostro Paese. Invece di mobilitare un plotone d’assalto in tenuta antisommossa per sopprimere il dissenso di studenti pacifisti con le mani alzate, perché la stessa foga repressiva non la concentra per fare qualche blitz nei cantieri?»

Manganelli e studenti, basta farli aggredire
Manganelli e studenti, basta farli aggredire

E precisa «Piccolo spoiler: non troverà, caro ministro, né rave da sgomberare né ecoterroristi da identificare, ma soltanto trapezisti in nero e caporali che giocano a nascondino. Faccia lì una bella retata.

Dia l’ordine di caricare l’illegalità, quella vera. Manganelli a chi sfrutta i lavoratori. Porti in Questura chi per il profitto specula sulla vita delle persone.»

A Collettiva interessa precisare con precisione dove indirizzare la necessità di punire: «faccia davvero rispettare le regole in luoghi dove il codice penale non ha cittadinanza.

Usi gli idranti per spazzare via gli appalti irregolari e far emergere il sommerso. Bonifichi la cultura dello sfruttamento e ammanetti l’omertoso atteggiamento di chi nulla vede e nulla sente».

E…neppure manca la puntura avvelenata verso le partiche antimmigrazione «Vedrà che dopo un’azione di “polizia etnica” del genere, nessuna piazza chiederà le sue dimissioni.

Non ci saranno “vergogne” da espiare né interpellanze parlamentari a cui dover rispondere. Diventerà, mi creda, una specie di eroe nazionale. Già mi immagino una bella fiction Rai tutta per lei.»

*24 febbraio 2024


Collettiva.it

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ByIgnazio Mazzoli

Nato nel 1943. Fondatore e direttore di UNOeTRE.it. Risiede a Veroli in provincia di Frosinone. Lazio. Italia.

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