“Viva la Repubblica antifascista, cessate il fuoco ovunque”
di Aldo Pirone
SETTARISMO Trent’anni fa partecipai alla manifestazione antifascista di Milano.
Ricordo la solenne inzuppata in una giornata piena di pioggia. Alle elezioni aveva appena vinto Berlusconi in alleanza con Fini segretario del Msi al Sud e con Bossi leader della Lega al nord.
Allora come oggi la manifestazione era nata da un appello de “il manifesto” ancora sostanzialmente diretto da Luigi Pintor, Rossana Rossanda e Valentino Parlato che di antifascismo se ne intendevano.
Nonostante la pioggia fu una giornata affollata, a suo modo gioiosa e partecipata non solo dai milanesi ma dagli antifascisti provenienti da tutta Italia. E da moltissimi giovani che erano, per gran parte, i nipoti della generazione che la Resistenza l’aveva fatta.
Rammento il titolo de “la Repubblica” di Scalfari il giorno dopo: “Non ci provate”, era chiaramente diretto al nuovo governo che Berlusconi si apprestava a varare.
Mercoledì scorso “il manifesto”, a cui stanno pervenendo moltissime adesioni di organizzazioni e di singole personalità, dava notizia che il comitato organizzatore aveva scelto lo slogan dello striscione che aprirà il corteo: “VIVA LA REPUBBLICA ANTIFASCISTA, CESSATE IL FUOCO OVUNQUE”.
Già tutta la destra post fascista e qualche liberale alla carte si sono scatenati a denigrare la manifestazione e a trovare le divisioni fra le varie forze partecipanti a misurare l’atlantismo di questo o di quello; loro lo sono perinde ac cadaver (allo stesso modo di un cadavere).
Fanno il loro mestiere ma non bisogna dargli appigli.
Settarismo malattia senile dell’antifascismo
A trent’anni di distanza si misura la paurosa regressione che democrazia e antifascismo hanno ulteriormente subìto nel nostro paese.
Molte sono le cause, tra queste il settarismo che è il contrario dello spirito antifascista e della Resistenza che non fu un fatto della sola sinistra ma di un ampio arco di forze, ognuna a suo modo e con prospettive diverse, che scesero in campo contro i nazifascisti per rifondare l’Italia democratica.
Bisogna evitare in tutti i modi che la manifestazione venga tradita dallo spirito settario. Nello specifico, se non altro per rispetto alla storia, è mia ferma opinione che ci devono essere le insegne della Brigata ebraica e al tempo stesso quelle palestinesi e ucraine.
Due popoli sottoposti ad aggressioni diverse. Lo slogan “Cessate il fuoco” ovunque” è doveroso e attualizza bene lo spirito pacifista dell’antifascismo trasfuso nell’art. 11 della nostra Costituzione.
Metterlo in sordina o in discussione sarebbe anche questo settarismo che mal si concilia con l’antifascismo.
Settarismo malattia senile dell’antifascismo
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Aldo Pirone. Giornalista. Vive a Roma. Redattore di Malacoda
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