Trovò “la penicillina” e nel 1945 il Nobel
di Dr. Antonio Colasanti
FLEMING Gli antibiotici ammazzano i batteri perché bloccano la loro vita. Lo sapevamo da sempre molto prima che il medico scozzese alexander fleming scoprisse la penicillina.
Erano contenuti, gli antibiotici, nello sterco e nelle muffe del pane.
Per secoli e secoli erano stati usati con parsimonia da stregoni streghe e medici empirici magari accompagnati da qualche parola magica o da qualche citazione in greco o latino antico.
Poi arrivo Alexander Fleming simpatico scozzese, che aveva già scoperto il lisozima, sostanza antibatterica contenuto nel liquido lacrimale e nasale.
Casualmente starnutendo per sbaglio su una piastra di gelatina piena di batteri si era accorto che il muco nasale conteneva una sostanza letale per batteri ed innocua per il nostro organismo.
Fu battezzata lisozima dal suo superiore Almroth Wright che era rimasto stupito dalla scoperta.
Sempre per sbaglio, termine esatto: “serendipia”, cioè scoperta casuale, qualche anno dopo un suo inserviente, lasciò la finestra del laboratorio aperta per cui si inquinò una cultura di stafilococchi con una muffa verde “penicillium notatum”, quello che si forma sul pane e sul formaggio.
Così scopri che certe muffe producono sostanze letali per i batteri ed innocue per l’organismo.
Trovò cosi “la penicillina”… grazie a questa scoperta nel 1945 fu insignito del premio Nobel
Un grazie a Fleming da tutta l’umanità.
Fleming solo bravo o solo…fortunato
Dr. Antonio Colasanti
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