Un personaggio che ricordano a Villa e Giuliano*
di Augusto Anticoli
GIUSEPPE LUZI “Viva l’Italia dal garofano rosso” cantava Antonello Venditti, nella sua canzone satirica sul socialismo di Bettino Craxi.
Il Partito Socialista Italiano di cui è stato un grande sostenitore un personaggio storico che ha lasciato il segno nella comunità di Villa Santo Stefano e Giuliano di Roma, il grande e indimenticabile Giuseppe Luzi, per tutti “zi” Peppe.
Giuseppe Luzi ha fatto la storia del nostro territorio, sempre al servizio sociale e civile della gente comune, comunque era il loro credo politico, si prodigava per il bene della popolazione che ne apprezzava le qualità, umane e politiche.
Lo ricordiamo con queste immagini di un primo maggio di oltre venti anni fa, con la bandiera socialista, esposta in bella mostra, davanti casa sua.
Nel mio articolo pubblicato su www.villasantostefano.com, (dov’è pubblicata la sua storia completa) alcune note biografiche dei giovane, Giuseppe Luzi, nato a Giuliano di Roma il 15 dicembre 1912, da padre Angelo di Giuliano di Roma, e madre Giuseppina Rossi di Villa S.Stefano.
Il padre muore in guerra nel 1916 quando il piccolo Peppe aveva appena tre anni e mezzo, i ricordi del genitore sono sfumati come in un sogno: un uomo di ritorno da una campagna di guerra, in licenza militare, che dona al figlioletto capriccioso un’arancia, per farlo smettere di piangere, episodio confermatogli dalla nonna paterna.
La giovinezza è trascorsa nella campagna di Giuliano con la madre, il fratello Luigi, la sorella Annita, e la nonna paterna Palma Alonzi, discendente da una famiglia legata al Regno di Napoli, da questa particolare origine deriva il soprannome di “Peppe la regnicola”.
La nonna Palma era persona generosa d’animo, ma per questa sua discendenza, era anche una donna autoritaria e tutta la famiglia di Peppe subiva il carattere dispotico di nonna Palma, infatti, la madre di Peppe era succube della suocera che comandava impartendo ordini, che, si dovevano rispettare senza discutere.
Il giovane Peppe ha sofferto molto per questa condizione disagiata, era costantemente controllato, non poteva frequentare i compagni di gioco che lo avrebbero portato secondo la nonna sulla cattiva strada, non gli è stato reso possibile studiare, insomma si trovava nella condizione di “prigioniero in casa”.
Quando gli era possibile scappare il giovane Peppe andava alla Fontana di Giuliano, dove aspettava il nonno materno proveniente da Frosinone con il carretto pieno di farina e mercanzie, con le quali riforniva le botteghe di Villa S.Stefano, si metteva sopra la barozza del nonno Pippo e veniva nella casetta di Villa dove restava con i parenti per giorni interi, ma questa sua condizione di “temporanea libertà” finiva quando la nonna Palma veniva a riprenderselo per ricondurlo nella dimora di Giuliano.
Ogni occasione era buona per scappare, il suo “cuore” era nella casetta delle Fontanelle dove poteva dare sfogo all’esuberanza giovanile, finalmente libero di giocare con amici e parenti, stare con i nonni materni, amato e coccolato, era una condizione che lo rendeva finalmente felice.
*Su villasantostefano.com una sezione apposita e dettagliata sulla vita di Giuseppe Luzi a firma Augusto Anticoli
Giuseppe Luzi, grande e indimenticabile
Augusto Anticoli
Augusto Anticoli. Autore. Le sue note biografiche sono a fondo pagina
Villa Santo Stefano su UNOeTRE.it a cura di Augusto Anticoli
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