Niente di nuovo sul fronte occidentale

Avatar

ByIgnazio Mazzoli

29 Settembre 2024
Palazzo Chigi, sede del GovernoPalazzo Chigi, sede del Governo

Che fa il governo giunto alla boa dei 2 anni


di Ceccano a Sinistra

Niente di nuovo sul fronte occidentale Ceccano a Sinistra
Niente di nuovo sul fronte occidentale

NIENTE DI NUOVO Il titolo potrebbe sembrare fuorviante,  si riferisce a un capolavoro della letteratura mondiale; una denuncia senza tempo sugli orrori della guerra, sulla sua inutilità, sugli effetti nefasti e distruttivi che essa produce socialmente e psicologicamente sul genere umano; quindi vi aspetterete uno scritto sulla guerra e sulla pace ma non abbiamo questa  intenzione.

Ci scuserà E.M. Remarque, ma questa frase ci appare esemplificativa di quello che sta succedendo in Italia, quindi  fronte occidentale, come fase politica, in particolare con le decisioni dell’attuale governo di destra.

Il vero volto

Un governo giunto alla boa dei due anni di amministrazione e che svela con il passare del tempo sempre di più il proprio vero volto, quello di una destra che non si distacca dalle proprie radici, innestate come sono in una tradizione particolarmente reazionaria ed autoritaria, sia nel campo socio-economico che in quello civile.

Se ci ricordiamo,  il primo decreto legge che fece il governo Meloni fu il cosiddetto decreto “Rave-party”, la criminalizzazione di quel movimento giovanile mondiale che individua forme di fruizione musicale e di divertimento, riappropriandosi di luoghi ormai abbandonati dallo sfruttamento capitalistico e riorientando il “consumo musicale” giovanile al di fuori delle major capitalistiche, inaccettabile tutto ciò per politici ossequiosi della “legge ed ordine” borghese come quelli attualmente al governo.

Il percorso è poi continuato in questi due anni sui vari fronti individuati dagli ineffabili ministri e dalla maggioranza mai così coperta ed allineata come un sol uomo:  si va dalla promulgazione di leggi che precarizzano ulteriormente i contratti di lavoro, alla cancellazione del reddito di cittadinanza e contemporaneamente alla introduzione di condoni fiscali a iosa, alla odiosa pratica di penalizzare le ONG che salvano i migranti in mare o sulla terra, e di criminalizzare quest’ultimi (poveri tra i poveri) come nemico pubblico N1 di un ordine  sociale e culturale datoci da Dio.

Salvo poi permettere a imprenditori senza scrupoli di sfruttarli fino alla loro morte, come tristemente raccontatoci dalla cronaca in questi ultimi mesi.

Ma si può continuare senza soluzione di continuità anche nel campo dei diritti civili e dell’espressione del dissenso, come non ricordare il vergognoso pestaggio dei ragazzini liceali a Pisa eseguito dalla Celere perché osavano protestare contro la guerra in Medioriente… !

La criminalizzazione del dissenso

Adesso, il progetto di abbandonare le leggi garantiste di cui la Repubblica italiana si è dotata in questi anni, per consentire il legittimo confronto democratico tra le classi sociali e i movimenti sindacali e politici  che le rappresentano, sta arrivando a compimento con la volontà di promulgare il DL 1660 “sicurezza”.

Un complesso articolato di leggi che criminalizza il dissenso politico e civile, si introducono più di nuovi 20 reati che guarda caso sono tutti riferiti alle lotte sindacali, come picchetti o scioperi che occupano il suolo pubblico, o manifestazioni politiche, come le ultime eclatanti per forma e modi delle organizzazioni ambientaliste o quelle dei movimenti per la casa.

Ma la cosa più grave prevista da questo DL è la criminalizzazione della protesta nonviolenta, definita dalle opposizioni “norma anti-Gandhi”, per cui se venisse approvata, un semplice sit-in studentesco davanti una scuola rischierebbe di far condannare i partecipanti a 2 anni di carcere.

Sarebbe tedioso e troppo lungo elencare tutti i nuovi reati individuati dalla “nuova-vecchia” destra di governo, basta però ricordare le parole pronunciate da Piantedosi ( ministro dell’interno) in Parlamento,   due giorni fa  ha infatti esplicitato in modo chiaro che questa è una legge contro le lotte sindacali, oppure sempre lo stesso giorno le parole di una deputata di FdI che ha voluto affermare senza ombra di dubbio che questa stessa legge deve difendere la proprietà privata… a buon intenditor poche parole.

Insomma il governo Meloni, cala la maschera, abbandona il bon ton e mostra la faccia feroce contro l’opposizione e il dissenso sociale e politico nelle sue varie forme.

Il modello Orban

Di fronte a questo attacco alla democrazia, alla legittimità del dissenso, sono scesi in piazza sindacati, partiti, movimenti, semplici cittadini in tutta Italia e forte è la denuncia per questa svolta autoritaria che come è stato ribadito da autorevoli costituzionalisti fa scivolare il Paese verso una deriva sul modello “Ungheria” di Orban.

Tutti dobbiamo mobilitarci per contrastare questa volontà reazionaria e antidemocratica che la destra italiana vuole perseguire e voglio qui ricordare alcuni passaggi del Professor Azzariti dalle pagine del “Manifesto” del 25 settembre sul pericolo che stiamo correndo:

Il disegno di legge “sicurezza” è solo l’ultimo atto di un più ampio progetto che punta ad abbandonare i principi del nostro sistema costituzionale per abbracciarne altri che appartengono alla storia della destra al governo.

Detto in sintesi : allontanarsi da ogni idea di solidarietà, garantismo e tutela dei diritti, per favorire il primato dell’egoismo individuale del populismo penale e dell’ordine pubblico ideale attorno a cui strutturare la mentalità autoritaria.


Ceccano a Sinistra

Partiti su UNOeTRE.it


Privacy Policy Cookie Policy Termini e Condizioni
Creative Commons License
UNOeTRE.it by giornale online is licensed under a Creative Commons Attribution 4.0 International License.

Logo di UNOeTRE.it

https://www.unoetre.it/2024/09/09/come-sostenere-unoetre-it

Grazie per aver letto questo post, se ti fa piacere iscriviti alla newsletter di UNOeTRE.it!

Avatar

ByIgnazio Mazzoli

Nato nel 1943. Fondatore e direttore di UNOeTRE.it. Risiede a Veroli in provincia di Frosinone. Lazio. Italia.

Privacy Policy Cookie Policy



Verified by MonsterInsights