E’ politica che individua cause del degrado e adotta soluzioni
di Gianpiero Di Fiore
DIFENDERE La difesa dell’ambiente non è una medaglia da appendere sul petto o una battuta propagandistica, bensì una visione politica che individui i nessi e le cause del degrado che colpiscono il territorio e sulla base di questo elabori proposte fattibili e concrete, per superare la crisi e costruire un nuovo modello di vita sia individuale che collettivo.
Questo modo di pensare è l’architettura del progetto ambientalista di Ceccano 2030.
Non contrapporre diritto al lavoro e ambiente
Non è più il tempo della contrapposizione tra lavoro e ambiente, il novecento fordista è terminato e il progresso scientifico-industriale non va più a discapito della salute dei lavoratori e della popolazione in generale; la tecnologia e la ricerca vanno sempre più assumendo una sensibilità ecologista, anzi potremmo dire che gli scienziati e i tecnologi sono in prima fila nel denunciare i pericoli cui l’umanità va incontro con l’attuale organizzazione sociale ed economica basata sullo sfruttamento capitalistico delle fonti energetiche fossili.
Uno sfruttamento senza controllo ed insensato che sta creando disastri ambientali ovunque, e Ceccano non è immune da questo pericolo, anzi ne è immerso fino al collo stante la situazione drammatica dovuta all’inquinamento del fiume Sacco e dell’aria che respiriamo.
Difendere l’ambiente non è per parolai
Ceccano2030 e le iniziative per l’ambiente
Il Collettivo Ceccano 2030 si è distinto per due grandi iniziative ambientaliste, la prima il 22 dicembre ’23 e la seconda il 22 marzo ’24.
Nella prima, con un’assemblea partecipatissima dai cittadini e dai movimenti ecologisti, presso l’auditorium della Biblioteca comunale sono state illustrate e dibattute le proposte per contrastare l’inquinamento atmosferico che vede Ceccano essere la peggiore città in Italia per la percentuale di PM10; il dato medio negli ultimi 2 anni è pari a 39 microgrammi x metro cubo, quando il limite max è di 25.
Il particolato fine è definito dall’Agenzia Europea dell’Ambiente l’inquinante atmosferico con più alto impatto sulla salute in termini di malattie e morte prematura; non c’è bisogno di aggiungere altro sui pericoli che stiamo attraversando.
Ebbene le nostre proposte sulla piantumazione di piante ed arbusti antinquinamento, unito ad una mobilità dolce e condivisa, a basso impatto ambientale, all’uso di vernici antismog abbatterebbero in modo drastico i dati sul PM10 rendendo l’aria respirabile e compatibile non solo a noi umani.
Proposte a bassissimo costo
Queste proposte a bassissimo costo per le casse comunali sono supportate da studi scientifici e adottate in tutto il mondo (anche nelle città a noi vicine), sono state respinte e non considerate dall’amministrazione di destra; anzi hanno perseverato in tesi assurde di mal posizionamento delle centraline di controllo che sfiorano il ridicolo e la completa ignoranza sul tema. Inoltre ha respinto in tutti i modi la nostra richiesta di consiglio comunale aperto per discutere del problema… evidentemente impauriti dalla reazione della popolazione.
Difendere l’ambiente non è per parolai
La seconda iniziativa ci ha visto impegnati nel partecipato sit-in di P.le Impastato/Via Falcone contro l’ennesima speculazione edilizia che voleva distruggere uno degli ultimi spazi verde presente nel centro storico e creare l’ennesimo “mostro” di cemento costruendo ancora una volta centro commerciale con annesso parcheggio multipiano…come se ce ne fosse ancora bisogno…
La nostra protesta con manifestazione pubblica, e la relativa denuncia alle Regione Lazio ha bloccato il progetto impedendo l’ulteriore degrado ambientale alla nostra martoriata città.
Il consumo del terreno verde e agricolo
A Ceccano in questi ultimi tempi sono stati consumati ad un ritmo costante del 2% l’anno oltre 788 ettari di verde (denuncia ISPRA); non occorre qui ricordare i danni anzi le tragedie che hanno colpito l’Italia con le recenti inondazioni dove il collegamento tra consumo di suolo ed alluvione viene certificato dalle Istituzioni scientifiche, dalla Protezione Civile, dalle denunce dei cittadini, dai politici più accorti.
Questo modello di sviluppo basato sullo sfruttamento ipercapitalistico del territorio per realizzare il massimo profitto di pochi a danno della popolazione tutta va denunciato ed abbandonato, vogliamo qui ricordare il comma 3 dell’Art. 9 della nostra Costituzione che recita: la Repubblica tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni.
Difendere l’ambiente non è per parolai
Lo spazio verde salvato è rimasto quindi intatto, ma sicuramente non può rimanere così, va valorizzato e reso fruibile alla popolazione considerando anche che il luogo interessato è già molto frequentato sia durante il mercato settimanale, sia durante le manifestazioni pubbliche che come punto di ritrovo dei molti giovani ceccanesi.
In conclusione le proposte e le azioni di Ceccano 2030, si sono dimostrate fattibili, concrete e produttive per la nostra comunità; rispedendo al mittente le accuse di divisibilità, inconsistenza e irrealizzabilità mossaci nei nostri riguardi.
Siamo in campo per un’alternativa reale, che parta dai bisogni e dai desideri dei cittadini, che combatta il degrado civile e morale a cui la destra che governa Ceccano ci ha portato come purtroppo i fatti degli ultimi giorni hanno dimostrato.
Difendere l’ambiente non è per parolai
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