Revocare privatizzazione del servizio tributi

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Ceccano2030 la chiede al commissario prefettizio


di Collettivo Ceccano2030

Revocare privatizzazione del servizio tributi
Revocare privatizzazione del servizio tributi

REVOCARE L’ultimo atto amministrativo pubblicato sull’albo pretorio da parte dell’amministrazione comunale di Ceccano, prima della tempesta giudiziaria che ha travolto la nostra città e portato al commissariamento del Comune, è la privatizzazione del servizio di accertamento e riscossione tributi.

Appena insediato il commissario prefettizio, Ceccano2030 ha ritenuto indispensabile inviargli formale richiesta di revoca della delibera di giunta n. 112 del 17.05.24 sulla privatizzazione del servizio tributi.

Infatti, la recente inchiesta che, purtroppo, ha visto coinvolto la nostra comunità, ha rilevato la natura delittuosa insita nel modus operandi dell’amministrazione comunale che, a causa delle condotte penalmente rilevanti poste in essere dal Sindaco Caligiore con l’ausilio degli altri soggetti indagati, ha approvato una serie di delibere che, a nostro avviso, risultano inevitabilmente viziate e compromesse proprio in forza di quanto accertato fino ad oggi dalla magistratura.

Riteniamo che quanto rilevato dagli inquirenti sia sufficiente a qualificare gli atti dell’amministrazione dimissionaria come revocabili in quanto adottati secondo l’ottica di un sistema criminale strutturato che ha, come affermato dalla Magistratura,  compromesso l’intero sistema degli appalti, operando non solo contrariamente alle normative del Codice Penale, ma altresì in violazione dei principi costituzionali e legislativi posti a tutela della buona amministrazione.

Ceccano2030, quindi, nell’interesse della cittadinanza, chiede la revoca della delibera di giunta n. 112 del 17.05.24, nonché, di valutare la revoca o la sospensione di tutti gli altri atti adottati dalla precedente amministrazione riconducibili al sistema corrotto degli appalti oggetto delle recenti inchieste.

Negli ultimi anni, il nostro collettivo è stato attento e vigile su questo sconsiderato agire da parte della giunta di destra della città fabraterna, mettendo in evidenza quanto fosse lontana anni luce dai bisogni reali dei ceccanesi e che ha disatteso anche i consigli dispensati dalle Corte dei Conti che invita le amministrazioni italiane a non privatizzare i servizi ai cittadini – mentre a Ceccano venivano privatizzati il servizio di illuminazione pubblica e i servizi cimiteriali, veniva assegnata a privati la gestione delle strisce blu, si decideva di affidare a privati il nido comunale e la farmacia comunale, concedeva a privati la gestione del campo sportivo Popolla per 20 anni, senza dimenticare la poca trasparenza nell’aggiudicare il servizio di gestione dei rifiuti e l’inquietante tentativo di speculazione edilizia col mercato coperto di Via Falcone.

Inoltre, rispetto alla privatizzazione del servizio tributi, la maggioranza che ha approvato l’esternalizzazione di un’attività ordinaria dell’ente avrebbe dovuto fondarsi su rilievi chiari e sull’esame analitico di possibili vantaggi, non su affermazioni generiche, perché affidare all’esterno la gestione dell’accertamento implica il pagamento alla concessionaria di un aggio per tale semplice attività e un costo ulteriore che andrebbe detratto dalle somme incassate da trasferire al Comune, con conseguente rischio di vanificazione dei vantaggi economici della privatizzazione.

Pensiamo che privatizzare significhi aumentare i costi per la comunità e annullare il rapporto tra il Comune e cittadini, perché le privatizzazioni selvagge messe in atto negli ultimi anni hanno messo a rischio le casse comunali e di conseguenza l’intera attività amministrativa.

La responsabilità politica e amministrativa delle scelte prese per Ceccano negli ultimi anni è di tutti i consiglieri e assessori comunali che hanno sostenuto ogni decisione del Sindaco e votato ogni atto amministrativo nell’assenza totale di trasparenza – senza obiettare né prendere in alcun modo le distanze da deliberazioni scellerate su temi che riguardavano la vita concreta dei ceccanesi. Ceccano2030 crede sia arrivato il momento di liberare la nostra città.

Liberare Ceccano da una cappa di corruttela che la soffoca. Liberare Ceccano da un modo di fare politica lontano dai concreti bisogni dei ceccanesi. Liberare Ceccano dall’ombra del malaffare. Liberare Ceccano dall’incompetenza e dall’assenza di trasparenza al potere.

Finalmente, la città fabraterna potrà andare, quanto prima, a libere elezioni e rimettere nelle mani dei cittadini la scelta di una nuova amministrazione che possa essere trasparente, partecipativa, competente,  e noi di Ceccano2030 ci saremo: se vuoi che Ceccano cambi, cambia Ceccano insieme a noi! Il tempo per dare vita a un’idea alternativa di città è oggi, il futuro di Ceccano comincia adesso.


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