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Discutere la crisi. Voto 2022

Crisi Governo Draghi. Tutto il dibattito che approderà al voto per il rinnovo del Parlamento nazionale nel 2022

TRIBUNA DI PROMOZIONE AL VOTO DI CHI FINO AD ORA SI E’ ASTENUTO

Questo spazio è per le forze del campo progressista, oggi diviso e frantumato, perché qui illustrino proposte che seppur diverse, convergano almeno su alcuni punti chiave indispensabili.

Prezzo amministrato per il gas, la differenza a carico dello stato in attesa, e preparando, tempi migliori (completamento della diversificazione delle forniture rispetto a quella russa e tetto europeo al prezzo del gas, cessazione della guerra in Ucraina). Per finanziare l’intervento immediato, tassazione al 100% degli extra profitti speculativi fatti in questi mesi dalle Aziende che operano nel settore come richiesto dalla Cgil di Landini. Gettito 40 miliardi. L’impegno delle sparse forze di sinistra e progressiste deve essere di riportare le bollette a prima della galoppata che le ha fatte triplicare per famiglie e imprese. Magari mettendo un limite al recupero solo per i redditi più alti e milionari.

Poi c’è la questione dell’inflazione che falcidia pensioni e salari. Le misure prese dal governo Draghi non sono sufficienti. Prevedere un contributo di solidarietà a carico dei redditi milionari.

Un obiettivo comune dichiarato. Non consentire il successo di forze sovraniste. Dice bene e chiaro lo scrittore portoghese José Saramago:
«Io credo che ci sia la possibilità che il fascismo stia aspettando di tornare in Europa. Non verrà con camicie nere, né brune, né cose simili. Ma la mentalità fascista sta lì, è tornata. Davanti all’impotenza della democrazia, ormai in crisi. C’è una deriva molto chiara della società europea in direzione dell’estrema destra.»

Seguono gli articoli di questa tribuna in ordine dal più recente al primo

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