Unire le lotte contro disoccupazione ed emarginazione in Ciociaria
- Pubblicato in Per una Vertenza Frusinate, Disoccupati Uniti
di Luciano Granieri - Venerdì 28 agosto organi di informazioni e istituzioni locali, sono state invitate presso la tenda dei lavoratori della ex Multiservizi per essere informati sulla situazione della loro estenuante lotta. All’incontro era presente anche una delegazione del Comitato Vertenza Frusinate . Un movimento organizzato da lavoratori licenziati ex dipendenti di alcune fabbriche della Provincia fra cui la Videocon, la, Marangoni, la Tekna.
Si è naturalmente notata l’assenza di consiglieri e assessori comunali, ma credo che nessuno si aspettasse una loro massiccia presenza. Siamo alla fine di una calda estate e per le maestranze della ex Multiservizi, giunte ad oltre 500 giorni di presidio sotto la tenda montata davanti al Comune di Frosinone, le novità sono poche o nulle. Nonostante sentenze favorevoli ai dipendenti - inerenti ad anomalie nei contratti stipulati dal Comune con le cooperative di tipo B che si stanno occupando di quei servizi, una volta erogati dalla Multiservizi - nonostante la disponibilità di altri Enti, (Comune di Alatri, Regione, Provincia, una volta precisatene le competenze) a costituire una nuova società in grado di riassorbire i lavoratori in presidio sotto la tenda, il sindaco di Frosinone Ottaviani, si rifiuta categoricamente di ottemperare ai suoi doveri di Capo dell’Ente consistenti nell’assicurare la dignità di un lavoro a cittadini che prima la possedevano e che oggi, anche grazie a lui, l’hanno persa.
Di queste problematiche si è discusso presso la tenda diventata ormai un'icona della lotta alla disoccupazione nella nostra Provincia. Non solo i lavoratori della ex Multiservizi reclamano la dignità di un lavoro, ma altre 115.000 mila persone, nel territorio, sono costrette a condurre una vita di umiliazione perché disoccupate. Una piaga che riguarda tutte le categorie produttive, dall’industria, ai servizi, al terzo settore. Una piaga locale figlia però di una dinamica globale e perdurante da diversi decenni.
La costante e devastante depredazione da parte del capitale finanziario dei redditi da lavoro, l’appropriazione indebita sempre maggiore delle risorse derivanti dai salari dirottate al profitto finanziario, stanno creando miseria, povertà e umiliazione presso la classe lavoratrice in tutta la Nazione. La Provincia di Frosinone non fa eccezione, anzi è uno dei territori più flagellati.
Anche qui, come nel resto d’Italia, è iniziato l’assalto del capitale finanziario ai pubblici servizi. Non potendo dissanguare ulteriormente le attività tese a produrre merci, la voracità di lobby e multinazionali sta puntando alla messa a profitto dell’erogazione di servizi essenziali per la collettività. Acqua, sanità, trasporto pubblico, energia, sono il bottino da sottrarre al pubblico controllo e far fruttare come galline dalle uova d’oro, producendo così il deterioramento dei servizi e l’aumento smisurato di bollette e tariffe. Quelle stesse bollette incubo di chi, essendo disoccupato, non sa come pagare, e neanche può curarsi in caso di malattia. Corresponsabili della svendita dei servizi pubblici ai privati sono gli Enti, i sindaci, i Presidenti di Provncia e Regione. L’incondizionata resa della maggioranza dei sindaci della Provincia, a cominciare da quello del Capoluogo, alle prepotenza di Acea, all’imposizione di un atto aziendale della Asl che favorisce l’espandersi della sanità privata, è una prova eclatante di quanto sostenuto.
A queste problematiche complesse non possono rispondere solo i lavoratori della Multiservizi, pur indomiti nella loro permanenza sotto la tenda. E’ necessaria una mobilitazione globale di tutti: disoccupati, precari, studenti e lavoratori. Ecco perché venerdì 28 era presente anche una delegazione del Comitato per la Vertenza Frusinate. Anche i membri di questo comitato hanno manifestato, occupato autostrade, sono saliti sui tetti per difendere il proprio posto di lavoro. Nonostante ciò, nonostante l’impegno preso dai diversi politici locali per la risoluzione positiva della loro lotta, la condizione di questi lavoratori è più o meno la stessa di quelli della Multiservizi.
E’ quindi emerso chiaramente come la lotta per la difesa dei diritti, il lavoro innanzi tutto, deve essere il più possibile partecipata e condivisa. Gino Rossi del Comitato Vertenza Frusinate e Paolo Iafrate dei lavoratori della ex Multiservizi, hanno annunciato l’inizio di un percorso comune per tentare di scardinare il giogo della disoccupazione che attanaglia il nostro territorio. L’unione di queste lotte è un fatto estremamente importante perché si proietta verso un fronte rivendicativo più ampio e in grado di aggregare altri movimenti, associazioni e cittadini . Ulteriori incontri sono stati pianificati volto ad organizzare iniziative di lotta più incisive, a partire da una manifestazione contro i sindaci della Provincia i quali, oltre a regalare i servizi pubblici alle lobby private, non hanno mosso un dito in difesa del lavoratori licenziati, anzi, nel caso di Nicola Ottaviani la causa dei licenziamenti viene proprio dalla volontà del Primo Cittadino del Capoluogo. La speranza è quella di riuscire ad ottenere risultati tangibili grazie all'impegno congiunto di tutti i disoccupati della Provincia.
Di seguito il link alla pagina di Aut-Frosinone su cui l'articolo è stato pubblicato http://aut-frosinone.blogspot.it/2015/08/unire-le-lotte-contro-disoccupazione-ed.html?spref=fb
La riproduzione di quest'articolo è autorizzata a condizione che siano citati la fonte www.unoetre.it e l'autore
unoetre.it by giornale on line is licensed under a Creative Commons Attribution 4.0 International License.
Sostieni il nostro lavoro
unoetre.it è un giornale on line con una redazione di volontari. Qualsiasi donazione tu possa fare, fra quelle che qui sotto proponiamo, rappresenta un contributo prezioso per il nostro lavoro. Si prega di notare che per assicurare la nostra indipendenza, per parlare liberamente di argomenti politici, i contributi che ci invierete non sono deducibili dalle tasse. Per fare una donazione tramite il sito, cliccare qui sotto. Il tuo contributo ci perverrà sicuro attraverso PayPal. Grazie