I caduti ceccanesi nella grande guerra: i conti tornano!
- Pubblicato in da Ceccano
CECCANO. CADUTI IN GUERRA
Fatti o eventi che rappresentano la Memoria della comunità
di Luigi CompagnoniA poche settimane dalla ricorrenza del centenario per la traslazione del milite Ignoto da Aquileia all’Altare della Patria, torniamo ad occuparci dei caduti Ceccanesi durante la Prima Guerra Mondiale. Lo spunto purtroppo è dato per l’ennesima volta dalla superficialità e improvvisazione che contraddistingue l’Amministrazione Comunale quando si tratta di commemorare o celebrare fatti o eventi che rappresentano la Memoria della nostra comunità.
È notizia di ieri l’invio a Biella da parte del Sindaco di Ceccano di una lastra di pietra con inciso il nome della nostra città e il numero dei caduti Ceccanesi nella Prima Guerra Mondiale: 150!
Numero che ci lascia perplessi rispetto ai dati che oggi invece sono a nostra disposizione grazie anche alle numerose iniziative che si sono svolte nella nostra città sul tema negli anni passati: Mostra "La Grande Guerra", progetto finanziato dalla Regione Lazio -L.R. n. 26/2009- e organizzato dal Sistema Biblioteche Valle del Sacco, presentato alla cittadinanza e all’Amministrazione comunale in due distinte iniziative a cura della Dott.sa Rita Padovano al Cinema Antares e al Castello dei Conti alla presenza, tra gli altri, dell’ On. Francesco Saverio Garofani, Presidente della Commissione Difesa della Camera dei Deputati, e di Mauro Del Vecchio, Generale di Corpo d'Armata già Comandante ISAF in Afghanistan; Presentazione nella Sala Consiliare della pubblicazione di “Albo della Memoria dei Caduti Ceccanesi da Adua alla seconda guerra mondiale“, con il patrocinio dell’Amministrazione comunale –Delibera di Giunta n° 288 del 28 ottobre 2016- e successivamente presentata ufficialmente al Prefetto della provincia di Frosinone, Emilia Zarrilli, durante la manifestazione cittadina di commemorazione del 4 novembre del 2016.
Pertanto, si conoscevano ed erano in possesso dell’Amministrazione comunale dei dati sicuramente più precisi rispetto al numero inciso sulla lastra!
Ciò è stato possibile non solo grazie alle ricerche cartacee che in questi anni ci hanno appassionato, in particolare attraverso l’Archivio di Stato di Frosinone e l’Archivio storico comunale, ma soprattutto sullo sforzo enorme effettuato dalle Istituzioni pubbliche – nazionali ed internazionali - nel digitalizzare una mole impressionante di dati che oggi ci permettono finalmente di poter dare risposte dettagliate sulle vittime degli eventi bellici che fino a pochi anni fa era praticamente impossibile rintracciare. Banche dati facilmente accessibili su Internet consentono pertanto di conoscere notizie dei nostri caduti o prigionieri non solo della Prima Guerra Mondiale ma di tutte le guerre. Addirittura è notizia recente che tramite il progetto denominato “Torelli 2.0” sono stati digitalizzati oltre 640.000 nominativi – compresi due Ceccanesi di cui avremo modo di parlare - di quanti parteciparono alle campagne Risorgimentali dal 1848 al 1870 !
Tornando all’Albo della memoria, di cui riporto un ampio stralcio con i criteri di lettura delle lapidi del Monumento relative ai caduti Ceccanesi della Prima Guerra Mondiale, aggiungo solo una breve nota, durante le celebrazioni del centenario della Grande Guerra la Regione Lazio aveva reso pubblico un sito con tutte le schede dei caduti della nostra regione, compresa la nostra città, e analizzando appunto tale banca dati - oggi purtroppo inaccessibile- la nostra ricerca si era arricchita di altri due nominativi che non era stato possibile rintracciare precedentemente. Questo per dimostrare che la Memoria è un processo continuo, che non si ferma, e quindi si può aggiornare continuamente -anzi è auspicabile alla luce di nuove ricerche - ma sicuramente non si può trattare in maniera così approssimata, per usare un eufemismo, addirittura cancellando 46 nominativi incisi sulla pietra del nostro Monumento!
“… Il monumento ai Caduti della Prima Guerra Mondiale, realizzato dallo scultore calabrese Domenico Umberto Diano, fu inaugurato nella Piazza allora intitolata a Vittorio Emanuele il 17 Maggio del 1931. La realizzazione del monumento si rese necessaria per celebrare degnamente i Caduti Ceccanesi nella Grande Guerra, il cui sacrificio era stato fino ad allora commemorato solo dalle lapidi poste all’interno della chiesa di S. Nicola.
Sulla lapide principale del monumento, rivolta verso la Piazza del Comune e recante l’intestazione “CADUTI NELLA GUERRA 1915-1918”, sono riportati 112 nominativi elencati per grado e in ordine alfabetico. Per quattro di essi non è stato possibile rintracciare al momento dati anagrafici completi:
- Di Stefano Felice
- Faccioli Nicola
- Malizia Cesare
- Stella Francesco
Nella grande lapide apposta sul retro del monumento, rivolta verso via Solferino, sotto l’intestazione “Caduti nella Guerra 1915-1918”, furono aggiunti altri 37 nominativi, sempre elencati per grado e in ordine alfabetico. Sulla stessa lapide furono successivamente iscritti i nomi di altri 46 Caduti, sotto l’intestazione “Morti al servizio della Patria durante l’armistizio”.
Quest’ultimo elenco ha presentato le maggiori difficoltà interpretative nella ricerca dei dati anagrafici dei Caduti. In esso sono stati infatti inseriti i nominativi di soldati i cui decessi avvennero anche molti anni dopo l’armistizio del 4 novembre del 1918, per cause di malattia o per le ferite riportate in combattimento. Il soldato Vincenzo Spagnoli, ad esempio, morì nel 1925. Al momento non è stato possibile rintracciare alcun dato anagrafico per 10 Caduti:
- Bruni Francesco
- Carlini Mariano
- Ciotoli Salvatore
- De Santis Antonio
- Lucchetti Antonio
- Paganella Floriano
- Patriarca Luigi
- Pizzuti Francesco
- Roma Antonio
- Segneri Vincenzo
I militari Ceccanesi caduti nella Grande Guerra elencati sulle lapidi del monumento di piazza 25 Luglio sono 195 e per 18 di essi non è stato possibile risalire ai dati anagrafici completi. Le ricerche effettuate hanno consentito infine di verificare che i nominativi di altri 25 militari caduti durante la Prima Guerra Mondiale non furono apposti sul monumento, per cui il totale dei nomi riportati sull’Albo della Memoria è pari a 220 ( DuecentoVenti !!) ….. “
Auspico che almeno sulla memoria dei nostri caduti per la Patria si possa trovare un minimo di rispetto consegnandone ai posteri l’esatta dimensione!