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Quanta importanza abbia un quadro per il suo luogo di origine

Monnalisa 350 260di Beatrice Sisti* - Ci sono moltissimi dibattiti riguardo varie opere che sono state spostate dai loro paesi di origine a causa di guerre e saccheggi accaduti durante il loro periodo storico. Un esempio ancora oggi combattuto è quello di Leonardo da Vinci con la Gioconda, tutt'ora esposta nel Louvre a Parigi.
C'è una grande storia che circonda il dipinto dalle mille sfaccettature colme di numerose interpretazioni. Ho avuto io stessa l'occasione di analizzare una delle opere più preziose, ricercate e importanti della storia dell'arte. Durante i giorni trascorsi a Parigi ho potuto spendere un'intera giornata nel Louvre, dove ho scoperto la mia passione per l'arte e dove sono riuscita a cogliere quanta importanza abbia un quadro per il suo luogo di origine.
L'Italia si è sempre battuta per recuperare le opere a lei sottratte negli anni passati, ma sempre con scarsi risultati. Ci fu anche un episodio in cui un italiano riuscì a portare con se il dipinto, senza essere trovato e catturato dai francesi. Il giovane lo tenne nascosto sotto il proprio letto e per diversi anni rimase nella sua casa. Purtroppo non potè mostrarlo a nessuno, ne farlo esporre in qualche museo importante italiano.
Due anni fa, invece, l'Italia ha chiesto alla Francia un prestito di estremo valore. Purtroppo i francesi hanno negato di aver ricevuto alcuna richiesta ufficiale e hanno dichiarato di non poter assicurare l'incolumità della Monnalisa, del grande pittore italiano, in nessun caso durante il possibile trasporto dalla Francia all'Italia. Vincent Pomarède, il direttore del dipartimento di pittura del Louvre, ha spiegato la situazione dopo aver fatto analizzare il dipinto, affermando che esso è tremendamente fragile ed un viaggio rischierebbe di causare danni irreversibili.
Il quadro, realizzato tra il 1503 ed il 1506, è dipinto ad olio su tela di legno di pioppo molto sottile, che con il tempo si è incurvato ed ora presenta una crepa visibile sul retro dell'opera
Sono d'accordo con le parole di Pomadère, poiché credo che il patrimonio deve essere preservato il più possibile, soprattutto se si parla di opere che hanno segnato le tappe della cultura mondiale, e forse il Louvre è lo "Scrigno" migliore.
Con questo affermo che il dibattito tra italiani e francesi mi ha colpita particolarmente e che purtroppo, in alcuni casi, bisogna rassegnarsi all'idea che moltissime nostre opere sono ormai dei territori che le hanno, in un certo senso, conquistate.
E' davvero straziante quando si pensa che i Romani ed i Greci abbiano fatto la storia mondiale, ma che ci siano numerosi paesi che riescono a creare un enorme business esponendo le nostre opere. Come, ad esempio, il Louvre, grandissimo centro turistico e tappa di milioni di persone l'anno.
Concludendo sono dell'idea che, in qualsiasi caso, bisogna sentirsi fieri del nostro patrimonio artistico e storico mondiale.

*Beatrice Sisti 4B Liceo Artistico Aanton Giulio Bragaglia

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