POCO PIU’ DI UN ANNO FA MORIVA SEAN CONNERY
Redazionale
È passato appena poco più di un anno dalla morte di Sean Connery, l’iconico attore scozzese spentosi a Nassau il 31 ottobre del 2020, anno che ha visto la scomparsa di molti altri volti famosi. Nonostante il relativamente breve periodo di tempo intercorso, lo status dell’attore, vera e propria icona del cinema, ha fin da subito alimentato un fiorire di aneddoti e storie che lo vedono protagonista, alcuni veri e altri falsi. È interessante quindi cercare di fare chiarezza su alcune delle vicende a lui connesse, tenendo sempre a mente che anche quelle false, a ben vedere, sono testimonianza dal ruolo ricoperto da Connery nell’immaginario collettivo.
Il tatuaggio “Scotland Forever”
Sean Connery avrebbe avuto, sull’avambraccio destro, un tatuaggio riportante la scritta “Scotland Forever”. Nonostante possa sembrare una leggenda derivante dal notorio amore dell’attore per la propria terra, che lo portò tra le altre iniziative a sostenere pubblicamente anche il referendum del 2014, si tratta di un fatto vero. Prima di diventare famoso sul grande schermo, all’età di sedici anni Connery si arruolò nella Marina Militare Britannica dove rimase fino al 1950: è a questo periodo che risale il tatuaggio, insieme a un altro meno vistoso in omaggio ai genitori. L’attore, in effetti, ha sempre impedito che questi venissero evidenziati nei film evitando di farli notare tramite vari accorgimenti, cosa che ha contribuito a rendere dibattuta la loro effettiva esistenza.
La vincita in Valle d’Aosta
Nel 1963 Connery avrebbe vinto una somma ingente al Casinò di Saint-Vincent, in Valle d’Aosta: secondo la storia, l’attore avrebbe replicato una scena del suo personaggio più famoso puntando sullo stesso numero alla roulette e vincendo alcune volte di seguito. Quella con protagonista James Bond non è l’unica scena del grande schermo che ha contribuito ad accrescere il fascino della roulette, e non è un caso che in questi ultimi anni le piattaforme di settore abbiano deciso di puntare molto su questo titolo, migliorando l’esperienza dell’utente con dealer reali e grafiche realistiche che contribuiscono a definire la roulette come uno dei giochi da casinò più appassionanti degli ultimi decenni. Tuttavia, nonostante l’indiscutibile fascino della vicenda, si tratta di un aneddoto falso. Il film dal quale è tratta la giocata di Connery, infatti, è 007 – Diamonds are Forever, noto in Italia come Una Cascata di Diamanti. La pellicola è però uscita al cinema solo nel 1971, ben 8 anni prima della vicenda italiana: impossibile quindi che Connery abbia emulato le gesta del suo James Bond in quella circostanza.
Il toupee
Sempre a proposito di Bond, nei film in cui interpretava l’iconico 007 Connery avrebbe nascosto la calvizie con un toupee: si tratta, in questo caso, di un fatto vero. Lo stesso attore ha rivelato di aver cominciato molto presto a perdere i capelli, intorno ai vent’anni, e che giunto sulla trentina ormai la calvizie era piuttosto appariscente. Se questo non ha mai rappresentato un problema per Connery, che non l’ha mai in alcun modo celata, secondo i produttori avrebbe invece potuto costituire un punto debole nella figura di Bond, legata a canoni estetici ben diversi da quelli odierni. Considerando che però Connery era assolutamente perfetto per la parte, si cercò un compromesso: si decise di aggiungere, ai panni dello 007 da lui interpretato, anche un toupee, in modo che Bond potesse riflettere l’aspetto che per lui era stato immaginato.
La lettera a Steve Jobs
Dopo la morte dell’attore ha cominciato a circolare una sua lettera del 1998 che sarebbe stata inviata a Steve Jobs, nella quale Connery rifiutava con parole tutt’altro che diplomatiche di apparire in una pubblicità della Apple, l’azienda informatica statunitense della quale Jobs è stato il volto fino alla sua morte: si tratta però di un falso. La lettera in questione, infatti, aveva cominciato a circolare già nel 2011, in concomitanza con la scomparsa di Steve Jobs, ed era presto stato appurato come si trattasse di un falso elaborato dal sito di satira Scoopertino, ben noto per i contenuti ironici aventi a oggetto la Apple: il nome del sito, non a caso, rende ben evidenti i suoi obiettivi richiamando i vocaboli Cupertino, storica sede dell’azienda informatica, e scoop.
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